Scottie Scheffler: “Io il nuovo Tiger Woods?”

Scottie Scheffler gioisce per la vittoria al The Open Championship 2025 (Foto di ANDY BUCHANAN / AFP)

Vince, domina e resta con i piedi per terra. Scottie Scheffler non vuole sentire parlare di lui come il nuovo Tiger Woods. “Penso che questi paragoni siano un po’ esagerati, lui ha 15 Major e io quattro” ha detto domenica dopo aver vinto The Open al Royal Portrush. Vero come è vero che l’americano ha solo 29 anni.

Scheffler è numero 1 del mondo ininterrottamente da 113 settimane (non molla il primato dal 22 maggio 2023). In totale è stato il più forte di tutti per 147 settimane. Big Cat è inarrivabile con le sue 281 di fila (quelle totali sono 683). Ma solo Scheffler e Woods hanno mantenuto il primato così a lungo nell’era moderna.

Fra Tiger e Scottie per ora c’è solo Greg Norman, primo per 331 volte in carriera ma solo 96 una dopo l’altra.

Un altro dato curioso: sia il texano che Tiger hanno impiegato 1.197 giorni per passare dal primo al quarto major. Scheffler e Woods inoltre sono anche gli unici giocatori negli ultimi 50 anni ad aver vinto due Major nello stesso anno con almeno quattro colpi di vantaggio.

Dominio assoluto… come Tiger nel 2000

Al The Open Scheffler ha giocato 32 buche senza bogey fino alla 8 del giro finale, dove ha fatto doppio bogey da un bunker. Ma è stata l’unica sbavatura in 36 buche. “Per vincere un major devi evitare gli errori – ha spiegato – e io ho fatto solo un buca sopra par nel weekend”.

Scottie ha vinto due Major nel 2025, il PGA Championship (con 5 colpi di vantaggio) e ora The Open (con 4). E da quando è salito al comando dopo 54 buche, non ha mai mollato la testa: 11 vittorie consecutive da leader dopo tre giri.

Il pugno al cielo… che ricorda Tiger

Durante il giro finale del The Open Championship, Scheffler è bastata poco più di un’ora per portare il suo vantaggio da quattro a sette colpi grazie a un gioco solido fatto di fairway e green in regulation, ottimizzati con tre birdie.

CHARLOTTE Scottie Scheffler in posa con il Wanamaker Trophy dopo la vittoria al PGA Championship 2025 (Foto di DAVID CANNON / David Cannon Collection / Getty Images via AFP)

Il momento più iconico? Un pugno al cielo dopo un par salvato con un putt da oltre quattro metri alla buca 6, che ha ricordato la celebre reazione di Woods al par alla 16 durante lo US Open del 2000 a Pebble Beach, vinto con 15 colpi di margine.

Eppure Scottie Scheffler frena

“Penso che questi paragoni siano un po’ esagerati. Tiger ha vinto 15 major, io sono fermo a quattro. Ho solo percorso un quarto della sua strada. Lui è stato un’ispirazione per me, un talento speciale. Ma è unico” ha detto il 29enne.

Da far notare che a 29 anni Woods aveva già in bacheca dieci dei suoi 15 Major e 46 vittorie sul Tour contro le 20 di Scottie.

Scottie Scheffler (Foto di Glyn KIRK / AFP)

Meglio confrontarlo a McIlroy? Se volessimo tenere come riferimento solo i titoli dello Slam sì. Rory McIlroy ne ha vinti quattro tra il 2011 e il 2014, con margini netti come gli otto colpi al PGA Championship. Ma poi? Undici anni di digiuno. Scheffler non si ferma più invece. “La grandezza nel golf si misura anche nella continuità” sottolinea chiaro l’americano.

La motivazione? Non sono i trofei

Scheffler sorprende anche per la sua umiltà. Non insegue la fama né i record. “Non mi sveglio pensando a quante vittorie voglio ottenere. Io voglio solo vivere il mio sogno: giocare a golf e farlo al meglio delle mie possibilità“.

Dopo gli elogi dei colleghi arriva lo spunto di un altro campione. Jordan Spieth aggiunge una riflessione interessante: “Scottie non vuole essere una superstar. Non cerca di travalicare il golf come ha fatto Tiger. Lui lavora, compete e vince. E tanto basta”.