
Nessuna gara di golf al mondo ha un’identità così fortemente radicata come quella di The Open. Un radicamento nella tradizione, con campi leggendari, condizioni estreme e un trofeo – la Claret Jug – che rappresenta il vertice della carriera per ogni golfista. Dal 17 al 20 luglio 2025, la 153ª edizione si giocherà sulle coste del Nord Irlanda, al Royal Portrush Golf Club.
Il prestigioso Dunluce Links, già teatro di memorabili Open nel 1951 e nel 2019, accoglierà ancora una volta l’élite mondiale per una delle sfide più attese del calendario.
Nato nel 1860, The Open Championship è il più antico dei quattro Major e il vero archetipo del golf moderno. Precede di decenni US Open, PGA Championship e Augusta Masters. Da oltre 160 anni incarna l’essenza più pura di questo sport: sfida tecnica, gloria eterna e poesia in movimento.
L’Irlanda, fucina di campioni
Ben quattro sono i campioni irlandesi che hanno alzato al cielo la Claret Jug negli ultimi 15 anni. Da Padraig Harrington (2007, 2008) a Darren Clarke (2011), da Rory McIlroy (2014) a Shane Lowry (2019), l’isola di smeraldo ha scritto una pagina di dominio che nessun’altra nazione europea può vantare nello stesso periodo. Solo gli Stati Uniti reggono il confronto in termini di numeri.
Con oltre 400 golf club e un terzo dei links naturali esistenti al mondo, l’Irlanda è una destinazione golfistica di primissimo piano. Ogni anno attira più di 240.000 golfisti internazionali, attratti da tracciati spettacolari e condizioni meteo spesso proibitive, che mettono alla prova anche i professionisti.
Royal Portrush, un links che non perdona

Incastonato lungo la Causeway Coast, tra scogliere vertiginose e l’Atlantico, il Royal Portrush offre un test autentico per il golf di livello mondiale. Il Dunluce Links è considerato tra i percorsi più impegnativi e affascinanti del circuito: rough implacabili, fairway ondulati e il vento come costante incognita.
Basti citare la celebre il Calamity Corner, la buca 16: si tratta di un par 3 che richiede assoluta precisione sotto pressione. Giocare qui significa calpestare lo stesso terreno delle leggende, ma anche vivere un’esperienza immersiva nella natura selvaggia nordirlandese.
Il campo è aperto tutto l’anno anche agli amateur: un’occasione rara per confrontarsi con le stesse sfide dei grandi, circondati da scorci iconici, come le rovine del Dunluce Castle visibili dal tracciato. A completare l’offerta, appena fuori dal club sorge il nuovissimo Dunluce Lodge, raffinato rifugio di charme con vista oceano, design contemporaneo e cucina gourmet ispirata ai prodotti locali.
Irlanda tra Major e Ryder Cup 2027

I fari saranno puntati su Rory McIlroy, che nel 2025 ha già aggiunto un altro Major alla sua bacheca, ma anche sui veterani di casa come Darren Clarke, Shane Lowry e Padraig Harrington, ancora capace di competere ad altissimo livello con le nuove generazioni. L’edizione 2025 promette uno scontro ad alta intensità tra generazioni e scuole golfistiche diverse, in un contesto epico.
Ma non finisce qui: nel 2027 l’Irlanda ospiterà anche la Ryder Cup, che si disputerà al sontuoso Adare Manor, un parkland da cartolina immerso nella campagna del Limerick, considerato tra i resort golfistici più prestigiosi d’Europa. Un evento che conferma lo status dell’isola come capitale europea del golf nei prossimi anni.