
MONTE ARGENTARIO (Grosseto) – “Quello dell’Argentario è un campo difficile ma stiamo lavorando bene e chissà che la settimana giusta non arrivi presto”. Pensieri e parole di Francesco Laporta quando il secondo giro dell’Open d’Italia di golf è ancora in corso.
di Sauro Legramandi
Lui ha già dato. Il pugliese è partito alle 8.20 e dopo essere stato anche leader solitario a -7 ha chiuso a -6. “E’ il mio miglior avvio di stagione in carriera – prosegue Lapo – e dopo aver giocato bene in Olanda spero che la volta buona per il primo successo sul Tour sia vicina”.
Pallina d’oro a Francesco Laporta
Le sensazioni del professionista di Castellana Grotte arrivano alle quattro del pomeriggio in sala stampa all’Argentario. Fino a cinque minuti prima di prendere la parola l’azzurro era in campo pratica ad allenarsi. L’occasione per prendersi un break è il premio “Pallina d’oro 2025 – Targa Fulvio Golob” che l’Associazione Italiana Giornalisti Golfisti gli ha conferito. “Siamo all’edizione numero venti – dice il presidente Stefano Cazzetta – e l’albo d’oro è ricco di nomi importanti. Rocca, i due Molinari, Migliozzi, Manassero, Chimenti, Camicia…”.
“Grazie alla mia famiglia e al mio team”

Laporta è un modello per capire cosa sia il golf. Un’alchimia di testa, volontà e ostinazione. Di quest’ultima Laporta ne ha da vendere. Lapo è sinonimo di applicazione e lavoro. Lavoro e applicazione. L’azzurro è arrivato in alto, è sceso ed è ritornato in alto. “Per tutto quello che ho ottenuto devo dire grazie alla mia famiglia e al mio team – ammette il professionista -. Alla base c’è tanta forza di volontà per un viaggio ancora molto lungo. Dedico al mio maestro Alain Vergari il premio dei giornalisti.
Poi un aneddoto. Nel 2021 tutti si sono dimenticati che un certo Francesco Laporta fu leader dopo tre giorni a Wentworth. “Arrivavo dal quarto posto proprio all’Open d’Italia – racconta – e partivo insieme ad Adam Scott, un mostro sacro. Attorno avevamo ventimila persone. Non ero abituato. Lui ha fatto un errore in partenza. “Allora è umano” ho pensato. Ho giocato bene quel giorno ma altri hanno giocato meglio”. Questo è Francesco Laporta,arrivato secondo a Wentworth nel 2021.
La motivazione per l’encomio parla di”tenacia e forza di volontà. Ha scoperto tardi il golf ed è cresciuto in una terra (la Puglia) dove non aveva nessuno con cui misurarsi, eppure è arrivato in alto. Superando tutte le prove più dure (Qualifying School comprese)”.