
Non certo un gran momento per Wyndham Clark. Il giocatore Usa è entrato in un tunnel di risultati negativi e, come se non bastasse, gli è stata appiccicata addosso una brutta etichetta. Quella di bad boy del golf americano. Un’etichetta legata a un paio di brutti episodi. L’ultimo dieci giorni fa.
Dopo aver fallito – da campione uscente – il taglio allo US Open 2025 per un solo colpo, Clark si è ritrovato al centro di un’altra polemica. Il professionista ha danneggiato – probabilmente con un calcio in un momento di rabbia – un armadietto centenario nello spogliatoio di Oakmont, lo storico circolo che ha ospitato il Major più difficile dell’anno.

Wyndham Clark qualche giorno dopo ha ammesso l’errore: “Mi dispiace profondamente per quello che è accaduto. È stato uno sbaglio, mi scuso sinceramente” ha dichiarato in occasione del Travelers Championship.
Wyndham Clark, la rabbia incontrollata
Non è la prima volta in stagione che il giocatore americano perde il controllo. Al PGA Championship, dopo un colpo sbagliato dal tee, Clark aveva scagliato il driver all’indietro colpendo e danneggiando un’insegna pubblicitaria con il logo di uno dei suoi sponsor. Anche in quel caso era arrivata una sua pubblica ammenda: “Come professionisti – scrisse sui social – dobbiamo comportarci da tali anche nei momenti di frustrazione. Ho lasciato che le emozioni prendessero il sopravvento”, aveva scritto sui social”.
Un lungo periodo nero

Clark sta attraversando un’annata difficile: dal trionfo allo US Open 2023 e dalla convocazione in Ryder Cup a Roma, le sue prestazioni sono calate vistosamente. Negli ultimi nove mesi vanta un solo piazzamento nella top ten (domenica ha chiuso 17esimo nel Travelers) è scivolato al 29° posto del ranking mondiale. e si trova al numero 75 della FedEx Cup. Al momento, è 22° nella classifica per la Ryder Cup 2025: solo i primi sei avranno accesso automatico al team.
Tutto dipende ora dal “The Open”
Nonostante tutto, il giocatore non vuole arrendersi: “Voglio ancora provare a entrare nella squadra di Ryder Cup e qualificarmi per i playoff FedEx. Ora – ha dichiarato alla stampa – è tempo di guardare avanti, per me, per Oakmont e per la USGA”.
Clark avrà ancora una grande occasioni per risalire: fallito l’exploit al Travelers Championship non resta che The Open Championship. Al Royal Portrush quindi la chiave per riscattare una stagione finora sottotono — e per dimostrare, anche fuori dal campo, di meritare la fiducia del golf mondiale.