Ryan Fox vince in Canada, Matteo Manassero ottimo sesto

CALEDON, ONTARIO Ryan Fox e Matteo Manassero al termine delle 18 buche a Toronto (Foto di Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
CALEDON, ONTARIO Ryan Fox e Matteo Manassero al termine delle 18 buche (Foto di Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Niente podio ma miglior risultato di sempre sul PGA Tour in Canada per Matteo Manassero. L’italiano, leader al via, paga caro il bogey alla buca 18 e chiude in sesta posizione a -15. La vittoria all’RBC Canadian Open è andata a Ryan Fox (-18) al playoff.

ll neozelandese – leader dopo tre giri come Matteo Manassero – ha superato Sam Burns alla quarta buca di spareggio, portando a casa la sua seconda vittoria sul PGA Tour in appena cinque settimane. A fare la differenza è stato un legno 3 finito a poco più di due metri dalla buca, aprendo la strada al birdie decisivo.

“È stato probabilmente il miglior colpo della mia carriera – ha candidamente ammesso Fox dopo la vittoria -. Peccato non aver imbucato l’eagle, ma va bene così: me la porto a casa lo stesso.”

A Ryan un premio di 1.764.000.000 di dollari

Il playoff di Ryan Fox

CALEDON, ONTARIO  Ryan Fox dopo la vittoria al RBC Canadian Open 2025  (Foto di Minas Panagiotakis / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
CALEDON, ONTARIO Ryan Fox dopo la vittoria al RBC Canadian Open 2025 (Foto di Minas Panagiotakis / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Fox aveva chiuso il giro finale con in 66 colpi (-4), grazie a un birdie sull’ultima buca (par 5) da oltre 5 metri. Così aveva raggiunto a -18 lo statunitense Sam Burns, autore di uno straordinario 62 (-8), completato oltre due ore prima.

I due hanno rigiocato la buca 18 per ben quattro volte. I primi tre tentativi sono stati definiti dallo stesso Fox una “pillow fight”, una battaglia a colpi morbidi senza guizzi. Burns ha avuto una palla per la vittoria al primo playoff (putt da 1,5 metri) ma l’ha fallita, e ha commesso errori sempre più pesanti. Nell’ultimo tentativo, mentre Burns rallentava, Fox piazzava il colpo della settimana: un legno 3 che atterrava dolcemente con vista asta. Due putt ed era tutto finito.

Con questa vittoria, il 38enne neozelandese sale dal 75° al 32° posto nel ranking mondiale, assicurandosi così un posto allo US Open della prossima settimana a Oakmont. E diventa sempre più protagonista sulla scena mondiale: otto successi in carriera, di cui due sul PGA Tour, quattro sul DP World Tour e due nel circuito australasiano.

Gli altri protagonisti

Ottimo terzo posto per Kevin Yu (-17), che ha mancato per un soffio il playoff, ma ha guadagnato un pass per il British Open di luglio. Lo accompagneranno Cameron Young e Matt McCarty, anche loro tra i migliori non ancora qualificati per il major in Scozia.

Proprio Young è stato tra i protagonisti più sfortunati: un legno 3 perfetto sull’ultima buca lo ha tradito, finendo troppo lungo nei boschi. Da lì, impossibile strappare il birdie necessario per agganciare la vetta.

La giornata di Matteo Manassero

CALEDON, ONTARIO Matteo Manassero  (Foto di Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
CALEDON, ONTARIO Matteo Manassero (Foto di Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Le 18 buche finali di Manny si sono aperte nel migliore dei modi con un birdie. Poi un bogey alla 5 ha rimesso l’azzurro sul -14 di partenza. Il resto del giro è stato regolare (altri due birdie) con Manassero sempre nel gruppo di testa fino alla 18 quando il secondo bogey di giornata ha fissato il suo score a -1 di giornata e -15 complessivo.

L’iniezione di fiducia che arriva dal Canada per Matteo Manassero è di quelle notevoli. La notizia migliore è legata alla solidità e continuità dal suo gioco. Sulle dodici gare giocate sul PGA Tour Matteo ha passato il taglio ben nove volte.

I numeri dicono il resto: nel ranking mondiale è salito al 118esimo posto (era 133esimo) e nella FedEx Cup è 127esimo. In chiave Ryder Cup è il numero 26 (era 31). La prima top ten stagionale sul circuito a stelle e strisce gli ha anche fruttato un assegno da 330mila dollari.