
A una settimana dallo US Open brutta tegola per il Masters Champion. Per la prima volta dallo scorso luglio, Rory McIlroy non sarà tra i protagonisti del weekend in un evento del PGA Tour. E non si tratta di un taglio qualunque: il numero 2 del mondo ha chiuso il RBC Canadian Open con un disastroso 71-78, oltre 10 colpi rispetto alla media del field.
Siamo davanti alla seconda peggior prestazione della sua carriera sul circuito Usa.
Un campanello d’allarme fortissimo in vista della settimana che porta dritta ad Oakmont, uno dei percorsi più punitivi del golf mondiale. Per rendersi conto dell’evento basti pensare che nella stagione 2025 il nordirlandese aveva sempre giocato nel weekend senza mai andare più sotto i primi venti. Dopo una stagione fin qui costante McIlroy vive così un improvviso e brusco stop alla vigilia del terzo Major.
Venerdì un quadruplo bogey per Rory McIlroy
Il crollo è iniziato già nelle prime buche del venerdì. Alla 5, un par 4, McIlroy ha segnato un quadruplo bogey dopo aver spedito due colpi oltre il green, compreso uno terminato fuori limite. A seguire, ha perso colpi anche alla 8 e alla 10, prima di affondare con un doppio bogey alla 11 dopo aver mancato il green e finito in acqua. Alla fine, il suo secondo giro è valso un impietoso +8.

Le uniche note positive? Due birdie arrivati troppo tardi, alla 15 e alla 18, quando il destino era già segnato. Statistiche alla mano, ha perso 10.6 colpi sul field in due giorni, prestazione inferiore solo al FedEx St. Jude Championship 2024.
Il driver della discordia
A pesare sull’andamento è soprattutto il driver: McIlroy ha preso meno del 50% dei fairway sul campoi dell’Osprey Valley a Toronto, piazzandosi fuori dai primi 140 nella statistica strokes gained: off the tee. Una crisi iniziata già al PGA Championship, dove aveva dovuto cambiare driver dopo che il precedente aveva fallito un controllo regolamentare.
“Certo che sono preoccupato – ha dichiarato McIlroy a fine torneo . Avevo pensato che il nuovo driver avrebbe risolto alcuni problemi, ma non è stato così. E a Oakmont, più di ogni altra cosa, devi colpire i fairway. Sto ancora cercando di capire cosa mi manca dal tee.”