
Non ci sono più i golfisti di una volta. Verrebbe proprio da esclamare così scoprendo quanto avviene in Scozia. Nel sesto circolo di golf più antico al mondo, il Royal Aberdeen Golf Club, c’è chi compra le magliette logate al pro shop riservato agli abbonati per poi rivenderle online. Le polo esclusive sono state intercettate dalla direzione sulla famosa piattaforma Vinted.
La questione non è tra l’essere bacchettoni o meno. Il problema sta nei numeri: il Royal Aberdeen Golf Club è uno dei circoli più esclusivi sulla faccia della terra. Per iscriversi (anzi per presentare la domanda d’ammissione) c’è una lista d’attesa lunga un anno. E tu golfista squattrinato iscritto ad Aberdeen ricorri a Vinted per arrontondare?
Per dare l’idea di cosa stiamo parlando un golfista esterno paga un green fee di 245 sterline per giocare su quel campo un giorno qualsiasi tra il 12 maggio e il 20 ottobre 2025. E tu golfista che sei iscritto in un campo da 287 euro a green fee cerchi qualche sterlina su Vinted?
Un privilegio, altro che Vinted
A riportare la notizia è The Press and Journal, che ha visionato la comunicazione inviata dal direttore generale, Keith Grant. Il messaggio è chiaro: il logo esclusivo destinato ai soli soci non può essere rivenduto né ceduto a terzi, nemmeno come regalo a familiari o amici. Quelle polo sono dedicate a una ristretta cerchia che non sono nemmeno esposte sullo shop online del club.
“L’acquisto del merchandising con il logo esclusivo per i soci è un privilegio che deriva dall’appartenenza al Royal Aberdeen” si legge nella nota. “Non può essere acquistato con l’intento di rivenderlo o di donarlo a chi non è membro del club”.
Il Royal Aberdeen Golf Club, fondato nel 1780 si trova a Bridge of Don, vicino ad Aberdeen. Il campo da gioco principale, il Balgownie, è stato inaugurato nel 1888 e ha ospitato eventi di rilievo come lo Scottish Open (2014), la Walker Cup (2011) e il Senior Open (2005).
Il portavoce del circolo ha precisato che la comunicazione è “un messaggio interno, rivolto esclusivamente ai soci” e ha declinato ulteriori commenti al The Press and Journal.
