
L’investitura arriva da Paul McGinley, professionista di lungo corso ed ex capitano di Ryder Cup. “Rory McIlroy si portava dietro una scimmia sulle spalle da anni. Ora cambia tutto e può vincere altri Major già quest’anno” dice l’inglese a poche settimane dal tanto atteso Career Grand Slam conquistato dal nordirlandese vincendo il Masters 2025 in un emozionante playoff contro Justin Rose.
Un trionfo storico che, oltre a spezzare un digiuno di undici anni nei Major, potrebbe dare il via a una nuova fase di dominio per il fuoriclasse nordirlandese.
Ai microfoni di SportsBoom.com McGinley ha spiegato come questa vittoria possa rappresentare una sliding door per McIlroy, oggi numero due al mondo e in pianta stabile nell’élite dei Grandissimi del golf.

“La mancanza di un successo al Masters era un peso enorme da portare per lui – ha detto McGinley – ma adesso Rory è libero mentalmente. Questo può aiutarlo a esprimersi al meglio, anche fisicamente.”
McIlroy, 35 anni, ha coronato il sogno di ogni golfista: vincere in carriera tutti e quattro i Major. E lo ha fatto in modo spettacolare, dopo aver tentennato nel primo giro al Masters 2025 e recuperato in modo quasi epico nei tre giorni successivi.
Il ruolo dello psicologo Bob Rotella
La svolta, secondo McGinley, è arrivata grazie anche all’intervento di Bob Rotella. Il famoso psicologo sportivo lo ha aiutato a ritrovare concentrazione e fiducia dopo quella brutta partenza in Georgia, culminata in un triplo bogey alla buca 15 e un doppio bogey alla 17.
Bob Rotella è uno dei più noti psicologi dello sport al mondo, specializzato nel golf. Ha scritto bestseller come “Golf is Not a Game of Perfect” e “The Unstoppable Golfer”. Tra i suoi atleti Padraig Harrington, Darren Clarke, Davis Love III e Keegan Bradley.
“Il colloquio con Rotella è stato fondamentale – ha spiegato Paul McGinley –. Rory era devastato dopo il primo giorno ma qualcosa è scattato, da lì ha rimontato alla grande. Qualsiasi cosa gli abbia detto ha colto nel segno. A Rory serviva una specie di reset e ha funzionato. L’ho seguito per tutta la settimana. Scottie non giocava bene, Xander non era al meglio. Bryson non stava andando abbastanza bene per arrivare fino in fondo. McIlroy ci ha creduto e ce l’ha fatta”.
“In ginocchio, come liberato da un peso”
Per McGinley “la scena di lui in ginocchio, dopo il playoff vinto contro Justin Rose, rappresenta davvero la storia umana di ciò che ha fatto in quello spareggio. Racconta il suo riprendersi dopo non aver vinto alla 18esima buca e dopo non aver vinto Major e Masters per tutti quegli anni”.

Ora l’orizzonte si apre su due appuntamenti che potrebbero favorirlo, casualmente altrettanti Major. The Open a Royal Portrush, campo che conosce alla perfezione e dove avrà il tifo di casa, e il PGA Championship a Quail Hollow, un campo dove ha già vinto ben quattro volte il Wells Fargo Championship.
Il golf ritrova una superstar: Rory McIlroy
“Non è scontato che vinca un altro Major nel 2025 – ha avvertito McGinley –. I rivali non mancano, da Scottie Scheffler a Xander Schauffele. Tutti e due miglioreranno col passare della stagione. Ma questa vittoria potrebbe davvero sbloccarlo del tutto.”
Il golf, insomma, ha ritrovato il suo protagonista. Una figura capace di catalizzare attenzione, ispirare nuovi appassionati e scrivere pagine importanti della storia di questo sport. E il ritorno al vertice di McIlroy è anche una buona notizia per tutto il movimento.
“Il golf aveva bisogno di una storia così – ha concluso McGinley –. Serviva un fuoriclasse che facesse qualcosa di straordinario. E un vincitore del Grand Slam lo è senza dubbio.”