
Trentacinquesimo titolo in carriera, secondo sul LIV Golf Tour: Sergio Garcia non si stanca mai di vincere. L’ultimo successo in ordine di tempo arriva dall’altra parte del mondo dove el Nino si è imposto nel LIV Golf Hong Kong sia a livello individuale che a squadre.
A Fanling Sergio Garcia si è infatti preso tutto. Nel terzo appuntamento stagionale della Superlega araba, il 45enne spagnolo si è imposto con uno score di 192 colpi (65 64 63, -18), superando di tre lunghezze il sudafricano Dean Burmester e di quattro il redivivo Phil Mickelson. Il suo team, i Fireballs GC con un “-37”, ha battuto di misura gli “Stinger” dei sudafricani Oosthuizen, Burmester, Grace e Schwartzel (-36).
Dei Fireballs fanno parte gli spagnoli David Puig e Luis Masaveu e il messicano Abraham Ancer. Il team ispanico sta vivendo un momento speciale: i Fireballs hanno vinto anche la precedente tappa della SuperLega, quella giocata il mese scorso ad Adelaide. Adesso puntano su LIV Golf Singapore: in caso di affermazione sarebbero il primo team ad imporsi in tre appuntamenti di fila da quando il circuito saudita si gioca su 14 tappe.
L’impresa ha fruttato allo spagnolo quattro milioni di dollari per la gara individuale e altri 750.000 per l’affermazione a livello di team.
Sergio Garcia e la Ryder Cup
Per el Nino, come detto, è il secondo titolo in carriera sul LIV Golf Tour dopo quello conquistato nel 2024 a Valderrama, in Spagna, davanti al suo pubblico. Sul suo personalissimo tabellino anche tre secondi posti e 13 volte nella top 20.

“Quello che si è concluso è un torneo che difficilmente dimenticherò. Sono molto orgoglioso, non solo della mia prova, ma di quella di tutti i miei compagni di squadra”, ha spiegato Sergio Garcia.
Recordman per punti realizzati (28,5), Garcia ha mandato così un messaggio forte, in chiave Ryder Cup, all’inglese Luke Donald, capitano del team Europe.