I precedenti interventi di Lionello Bartoleschi sui golfisti in Italia hanno smosso le acque. Il suo è un approccio quanto mai concreto a problemi e prospettive del nostro sport. Stavolta Bartoleschi applica il suo metodo per rispondere a una serie di luoghi comuni. Numeri alla mano dimostra com’è e come potrebbe essere la situazione.
“Lo scenario di quanti potremmo essere nasce da una serie di affermazioni emerse sui golfisti in Italia anche in fase elettorale a settembre. Eccone un elenco:
• “Servono altri circoli e campi pratica per incrementare il numero dei tesserati”.
• “La chiave principale per risolvere i problemi è incrementare i turisti stranieri”.
• “I neofiti vanno limitati per non rallentare il gioco dei più esperti”.
• “Nei circoli in un giorno di gara affollata si gioca solo se ci si iscrive alla gara”.
• “In Italia non serve e quindi va disconosciuta o addirittura esclusa la norma applicata ai neofiti su base mondiale in 126 Paesi, citati come esempio per l’incremento del numero dei golfisti”.
A queste affermazioni aggiungo alcune mie personali considerazioni:
– Il 60% dei circoli è utilizzato al 40/45% delle sue potenzialità. Pertanto vanno riempiti meglio prima di realizzarne di nuovi.
– Pur non trascurando il turismo, la fonte principale per aumentare consistentemente il numero dei golfisti in Italia è acquisirne di nuovi.
– Va chiarito il dilemma del perché solo il 25% dei neofiti si conferma dopo il primo anno.
Il potenziale di un circolo e quello di un parcheggio
Come si fa a calcolare il potenziale di un circolo di golf e solo quel 45% occupato? Mutuo questa risposta da una mia ex attività imprenditoriale, ossia la gestione dei parcheggi a sosta mensile, giornaliera ed oraria. Nella fattispecie si determina il potenziale rendimento con un valore base definito OMP (Occupazione Massima Potenziale) calcolando quante vetture (tra attuali e potenziali) possono occupare il massimo numero dei posti per il maggior tempo possibile. Introducendo coefficienti di riduzione derivanti da prudenza di valutazione e potenziali elementi di correzione, si calcola successivamente un valore OMC (Occupazione Massima Calcolata).
Questo secondo valore permette di codificare in base al tipo ed alla quantità di occupazione anche una tabella tariffaria adatta alla struttura e alle sue caratteristiche (localizzazione, compagine sociale e operazioni) per favorire l’incremento degli utenti.
Un percorso da golf ha le stesse esigenze di un parcheggio. Il rendimento è dato dal maggior numero di golfisti in campo per il maggior numero di giorni/settimane in strutture in cui le caratteristiche devono essere:
- il campo ed i servizi correlati.
- La localizzazione (deve soddisfare i golfisti e deve essere vicino a un’utenza potenziale sufficiente).
- Una compagine sociale affiatata (forse l’argomento più discusso alla diciannovesima buca).
- Le attività per l’incremento del numero dei golfisti in Italia (ad oggi l’unico argomento di cui si parla).
Come fare per calcolare una valida OMP ed una attendibile OMC per il golf?
Va determinato, nell’ordine:
- Il rapporto percentuale tra i tesserabili (frequentatori potenziali) ed i tesserati (frequentatori attuali).
- Il numero di giocatori che possono andare in campo nella stessa giornata.
- Il numero di volte in cui un giocatore usufruisce del campo (FM, ossia la frequenza media) nel periodo in esame (settimana/mese/anno).
- Il numero di richieste dei frequentatori soddisfabili sulla base del rapporto OMC/FM.
Quanti golfisti in campo nella stessa giornata?
Una critica molto comune alla gestione dei circoli è che ci sono troppe gare. Di conseguenza “nello stesso giorno se in un circolo c’è una gara leggermente affollata gli altri soci non possono giocare”.
Posso provare a controbattere questa critica? Ipotizziamo di essere nel mese di luglio (il più lungo come ore di luce). La lista delle partenze per giri a 18 buche consente 43 partenze da quattro giocatori (172) a intervallo di 12 minuti.
Quindi:
• prima partenza ore 7.30, con tempi di percorrenza 13 minuti per i par 3, di 15 per i par 4, di 17 per i par 5 (totale tra 4 ore e 45 minuti e le 5 ore).
• Il team partito dalla buca 1 alle ore 7.30 lascia la buca 9 verso le ore 10.
• Tra le 7.30 e le 10 le buche 10-18 sono vuote. C’è posto per undici partenze per team da quattro golfisti su nove buche ogni 12 minuti iniziando dalla 10. Altrettante dalla buca 1 dopo l’ultima partenza delle 18 buche, circa 5 ore prima del tramonto.
OMP luglio consente 172 giocatori sulla gara a 18 buche ma anche altri 88 sulle nove buche.
E quando c’è meno luce…
Questo nei mesi estivi con intervallo luce più lungo dell’anno tra prima partenza e ultimo rientro. Tra luglio e gennaio/febbraio il numero di partenze/giorno su 18 buche diminuisce da 43 a 25 per poi tornare a 43. Restano invece fisse tutti i mesi le 22 partenze al giorno su nove buche.
OMP GF 18/GF 9 si basa su campi disponibili sei giorni su sette. Non sto parlando della chiusura settimanale (non obbligatoria) ma di una temporanea chiusura di alcune buche per manutenzione che non consenta la contemporanea presenza in campo di giocatori.
Il valore OMC (Occupazione Massima Calcolata) si ottiene applicando alla OMP (Occupazione Massima Possibile) questi fattori di riduzione:
• – 15% per GF18, GF9 e ADR (Accessi al driving range) calcolati su tutte le postazioni driving range per i promozionali e i campi pratica e su solo sei postazioni su venti per i circoli con rating.
• – 12% aggiuntivo solo sui GF18, riservandoli ai turisti nei circoli R36, R27 e R18.
Pertanto, una OMC avrà nei confronti della OMP relativa:
• – 27% sui GF18 di cui 12% accantonati per turismo nei soli circoli R36, R27 e R18.
• – 15% a valere sui GF9.
• – 15% a valere sugli accessi al driving range.
Quanti sono mediamente i GF dei golfisti in Italia?
La Frequenza Media indica quante volte a settimana (o all’anno) un golfista si presenta al circolo per giocare. FM – in questo articolo – è un valore di carattere generale e non specifico per circolo. Parte da un massimo di sei presenze/settimana in campi fino a zero presenze/settimana (ivi inclusi i famosi tesserati del “burraco” ed i neofiti che ancora non sono nemmeno GA). Applica alle stesse le percentuali indicate nella tabella sottostante, sulla base delle quali la media è di 2,31 presenze a settimana, (120,12 presenze/anno/giocatore). Una seconda valutazione si basa su percentuali indicanti una frequenza più assidua, con una media di 2,52 presenze a settimana (131,04 presenze/anno/giocatore)
Per i calcoli è stata usata una media di 2,42 presenze a settimana corrispondenti a 125,84 presenze annue.
La FM calcolata è molto vicina alla media settimanale dei turisti stranieri entrati in Italia nell’ultimo anno, che la grande maggioranza dei Circoli presenti al recente meeting ITGM sul turismo in Portogallo ha stimato in circa 200.000 presenze con un totale di 500.000 GF18, con un valore di GF18/settimana pro capite di circa 2,50.
Su queste basi sono disponibili sei tabelle con i dati dei GF18, dei GF9 e degli ADR disponibili per ognuno dei tipi di circolo (36+, 27, 18 e 9 buche, Promozionali e Campi Pratica) costruite sulla base di questo schema:
Le sei tabelle sono riportate di seguito in scala ridotta per non ingigantire l’intervento.
Riepilogo OMC GF-ADR e OMC tesserabili Italia
Il risultato riepilogativo delle sei tabelle è una OMC globale di 20,7 milioni disponibili in Italia tra GF e ADR, di cui 8,9 milioni GF18 (inclusi 1,2 milioni destinati a turisti esteri), 6,3 milioni GF9 e 5,4 milioni ADR.
che, sulla base della FM 2,42/sett-125,84/anno, corrispondono ai seguenti tesserati+tesserabili totali per complessivi 153.662 tesserabili OMC corrispondenti a +60.908 neotesserabili (+65,79% rispetto agli attuali tesserati).
Gli 1,2 milioni di GF18 destinati ai turisti stranieri (incremento del 115,93% rispetto a 500mila di oggi) prendono il posto al tesseramento di altri 9.438 neofiti, facendo salire il numero dei tesserabili a 163.098 (+75,84%).
In quali regioni l’aumento dei tesserati è possibile?
I golfisti tesserati 2023 sono suddivisi così tra Regioni e tipi di circolo (non includendo AITG e PGAI),
Indicando – per Regione e per tipo di circolo – i circoli ed i nuovi tesserabili OMC in aggiunta ai tesserati della tabella 1, con incremento 0 del numero dei circoli, risulta evidente che è l’operazione che può partire subito, indipendentemente dai tempi di inserimento e di attivazione della nuova Presidenza FIG.
Va tenuto presente che il campo pratica Mia è ed il circolo R27 Crema era (fino a qualche giorno fa) nella fascia >100% in quanto considerati tesserifici. Nessuno dei due circoli svolge nei confronti di neofiti attività destinate a fidelizzarli al golf e – nel caso in cui sia interessato – a fargli acquisire l’HI 54.
A pura memoria, ricordo che ogni circolo deve disporre di un campo pratica. Per cui i golfisti in Italia ne hanno a disposizione 357 con una media di venti postazioni cadauno. Quindi, destinandone solo il 30% ai neofiti, ogni circolo può accogliere 68 neofiti per il ciclo GA con una soglia di 24.276 neofiti l’anno. Si tratta di un numero più che abbondante rispetto alle iscrizioni di neo-tesserati/anno (la media è intorno ai 10.000).
Nel numero dei neofiti accoglibili nei 204 circoli con rating non andrebbero valutati quei circoli che – per statuto – limitano l’handicap a 36, decidendo quindi di escludere i neofiti con HI54.
Rapporto tra tesserati attuali e tesserabili OMC
Attualmente il rapporto tra tesserati effettivi e tesserabili OMC dei vari tipi di circolo è suddiviso nelle percentuali di rapporto di questa tabella. I circoli che non superano il 45% sono 180 su 357 pari al 50,42% (nella mia previsione dell’altra volta ero stato leggermente pessimista, avendo indicato il 60%)
e così sono ripartiti nelle varie Regioni e Macrozone FIG.
Conclusioni preliminari da approfondire
Questi risultati sul potenziale OMC dei circoli esistenti suggeriscono:
- destinare il periodo da oggi al pieno insediamento della nuova presidenza – prevalentemente se non esclusivamente – a reperire nuovi golfisti per incrementare e rendere solidi i circoli esistenti.
- dotare i circoli che hanno esigenza di incrementare i tesserati di ulteriori tee avanzati su 9 buche (1.250 metri) per configurare un percorso promozionale. Questa ipotesi, se accolta, porterebbe il numero dei promozionali a circa 250, aumentando le possibilità di accoglienza per i neofiti ed evitando per ora investimenti a rischio.
- rinviare la realizzazione di nuove strutture non completamente valutate, in modo da evitare nuove iniziative con una ripetizione della storica negativa esperienza +49/-59 del periodo 2017-2023.
- programmare uno studio specifico per l’individuazione delle zone dove l’azione di reperimento nuovi golfisti sia più necessaria e con maggiore fondamento di durata nel tempo dell’incremento.
- introdurre completamente in tutte le strutture, dalla FIG all’ultimo campo pratica, la normativa mondiale che regolamenta la crescita dei neofiti adottata oggi in 126 Paesi, evitando iniziative in contrasto con questa procedura che ha dato (dove adottata) prova di corretto e proficuo rendimento.
Circa i miei prossimi interventi ossia “cosa fare per incrementare i neofiti” e “cosa fare per incrementare il turismo”, mi auguro che qualche candidato alla Presidenza FIG ci stia già pensando. Vorrei che mi precedesse nel proporre soluzioni non solo condivisibili da tutti: Federazione, circoli turistici e non, AITG e PGAI e loro iscritti, ma soprattutto i golfisti”. (Lionello Bartoleschi)