Il circolo di golf lo scelgo in base a…

Con la fine di ottobre entra nel vivo la campagna abbonamenti di ogni circolo di golf. Ogni club ha comunicato tariffe e quote da offrire ai golfisti per la stagione 2025. Ci sono club che firmerebbero per mantenere il numero di abbonati del 2024 e altri che non disdegnano politiche aggressive per portarsi in casa neofiti o giocatori del circolo di golf vicino.

Il problema, lo sappiamo tutti, è annoso: non allargandosi la base di chi gioca i circoli si “combattono” gli indecisi fra i meno di centomila tesserati a Federgolf.

Lasciando da parte un momento l’opzione tesserificio, mi piacerebbe sapere in base a cosa un golfista OGGI sceglie dove sottoscrivere abbonamento o quota. E’ una curiosità/informazione che credo possa interessare per sapere in quale direzione sta andando ogni circolo di golf in Italia.

Di seguito trovi alcuni ipoteche ragioni che potrebbero spingere a preferire il circolo di golf Monti al circolo Mare. Sarei ben contento di leggere via email o nelle bacheche social quale di queste motivazioni fa il caso tuo.

Abbonamento e portafoglio

Credo sia la risposta più gettonata. “Mi iscrivo al circolo Monti perché la quota Effettivo 2025 è di tremila euro. Al Mare – dov’ero iscritto – mi hanno chiesto 3.300 euro”. Motivazione logica e facile: risparmio tangibile al momento dell’iscrizione. Prima di farlo devo valutare però altre variabili (dal costo delle gare ai giorni di apertura…). In questa opzione rientrano tutti coloro che scelgono i tesserifici.

Abbonamento e qualità del campo

Qualcuno è disposto a chiudere un occhio sui quei trecento euro in più del Mare ma “almeno gioco su un Campo da golf”. La maiuscola non è digitata per caso: ci sono percorsi e percorsi. Ossia campi tenuti in un certo modo e campi perfetti in tutte e stagioni. Vuoi mettere la bellezza di giocare quando voglio in un 18 buche curato e “preparato”, rispetto a lunghi minuti di attesa in un percorso “economico” e raffazzonato?

Circolo di golf e location

Altro ipotetico golfista: “Spendo trecento euro in più per l’abbonamento ma voglio essere in campo dieci minuti dopo aver lasciato l’ufficio o la casa”. La distanza fisica dal campo, a volte, più fare le differenza ma il termine location include anche la collocazione geografica del campo. Esistono percorsi a un tiro di schioppo dal centro città e altri sperduti tra campagne e valli. Esistono golfisti che pur di staccare dalla monotonia quotidiana si fanno qualche chilometro in più.

Morale della favola: la distanza (poca o tanta che sia) può influenzare la scelta del circolo di golf.

Piscina, palestra, padel, sauna, burraco…

Laddove c’era un campo da golf ora c’è molto di più. Giustamente. Di circoli “puri” (ossia dove non si possa fare altro che drivare e puttare) ne esistono pochissimi. Per gli altri l’offerta si è adeguata alla domanda, cercando di fronteggiare le esigenze di un golfista prima o dopo avere giocato. Le esigenze le conosciamo: una palestra, una piscina, un bel ristorante… Da tenere presente non solo le esigenze di chi gioca ma (a volte soprattutto) di chi non gioca. Il partner e la famiglia hanno bisogno di un motivo per venire al circolo di golf con noi. Dal partner ai figli: potrebbe essere lo slogan per convincere gli indecisi in un circolo inserito in un più vasto centro sportivo.

Il prestigio di un circolo di golf

Esiste poi chi con il golf ci lavora. Dirigenti d’azienda o manager spesso agganciano potenziali clienti gustando una birra dopo aver chiuso la 18. Da cosa nasce cosa e quindi più il circolo di golf è selettivo più si alza il livello della potenziale clientela da intercettare (o eventualmente da portarsi al circolo). In questo caso non c’è cifra che tenga: se professionalmente vale la pena sono pronto a pagare anche 6.000 euro l’anno per il circolo di golf Monti.


Di motivazioni ce ne sarebbero altre (dalla presenza o meno di attività giovanile e scolastica alla professionalità del personale e dei maestri…) di motivazioni.

Sarei curioso di conoscere come la pensi e in base a cosa scegli tu fra giocare il 2025 al Mare o al Monti. L’indirizzo mail è questo.


I COMMENTI DEI LETTORI

Roberto Lepri
“Sono un golfista dal 1991 circa e vi dico come la penso per l’iscrizione ad un circolo:
1) La capacità economica è la prima considerazione da fare.
2) La distanza dall’abitazione. 
3) A quanto ammonta il grado di sopportazione (o plagiatura) con famiglia o compagno/a.
4) Quanto tempo libero durante la settimana puoi dedicare.

A questo punto dopo aver considerato tutto questo puoi decidere se fare vita di circolo (se hai il compagno/a che gioca è più facile). Quindi gareggiare le maggior parte nel tuo circolo, oppure fare il randagio visitando svariati circoli limitrofi. A te l’ardua scelta.