Numeri e parole dicono Matteo Manassero. Le due top five in otto giorni tra Irlanda e Wentworth hanno rimesso l’azzurro sotto i riflettori del golf internazionale. A testimoniare il ritorno alla ribalta anche i numeri e certe parole pesanti di alcuni colleghi sul Tour.
Ottantasei
E’ la posizione occupata da Manassero nel ranking mondiale dopo Wentworth. Il quarto posto di domenica 22 settembre gli è valso ben 25 posti in un colpo solo. Siamo ben lontani dal suo miglior piazzamento (25esimo) ma non possiamo mettere limiti alla provvidenza golfistica. Ricordiamoci che l’italiano è stato il più giovane a raggiungere sia la Top 40 (a 17 anni) che la Top 30 (a 18 anni era alla 25/a posizione) del ranking.
Cinque
Matteo risale dal nono al quinto posto nella Race to Dubai, l’ordine di merito del DP World Tour. Vede sempre più vicina (siamo scaramantici) la carta per giocare l’anno prossimo sul PGA Tour: quel diritto spetta ai primi dieci in graduatoria esclusi coloro i quali hanno già il titolo per il circuito Usa.
Cinque
Nel ranking continentale per giocare la Ryder Cup 2025 a NewYork con Team Europe, Manassero è stabilmente al quinto posto. La strada è ancora lunga ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Sette
Le top ten stagionali sul DP World Tour. Uno, pesantissimo, il successo in stagione: Matteo ha vinto in Sudafrica lo Jonsson Workwear Open.
“Da prendere ad esempio”
Padraig Harrington, grande campione e capitano di Team Europe in Ryder Cup, lo ha detto al termine della gara di Wentworth. “E’ incredibile quello che Matteo Manassero ha fatto, la sua storia è da prendere ad esempio”.
“Sono impressionato dal suo gioco”
Le parole di un certo Rory McIlroy sono ancora più belle. “Quella di Matteo è una storia da raccontare. Essere così giovane e allo stesso tempo così fenomeno. Poi perdere la bussola e finire sull’Alps Tour, quindi con forza e carattere tornare tra i grandi. E’ un ragazzo equilibrato e sono rimasto impressionato dal suo gioco. Tutti sul tour siamo contenti dei suoi risultati”.
“Non ha mai mollato”
Al coro dei sinceri complimenti si unisce anche un altro campione Major, Shane Lowry: “Tante persone dovrebbero imparare da lui. Non ha mai mollato, neanche quando le cose andavano malissimo”.