A un anno da Bethpage Black 2025 cambiano le carte in tavola per la Ryder Cup. PGA of America, l’associazione che gestisce il lato americano della faccenda, ha dichiarato idonei tutti gli arabi, ossia professionisti Usa che giocano sul LIV GOLF Tour.
Un’uscita che rischia di sbilanciare la competizione in calendario dal 26 settembre a New York dove Team Europe dovrà difendere il titolo di Roma 2023.
La crepa nel muro della tolleranza zero è stata aperta con una nota della PGA of America. Ricordiamo che proprio questa associazione organizza il PGA Championship, secondo major di ogni stagione golfistica.
Nel testo diffuso dall’associazione si legge che “d’ora in poi, tutti i giocatori di LIV Golf potranno partecipare al PGA Championship. Qualsiasi giocatore americano che si qualifichi per la Ryder Cup tramite la classifica a punti o che venga scelto come dal capitano potrà partecipare alla Ryder”. Poche parole ma chiare ed essenziali. A loro si aggiunge un passaggio su Brooks Koepka che l’anno scorso vinse il PGA e conquistò un posto in squadra in base alla classifica.
Il board di PGA of America porta a casa due vittorie in un colpo: dal 15 maggio 2025 al Quail Hollow Club di Charlotte vedremo in campo tutti i più forti al mondo mentre Team Usa a settembre avrà i più forti americani in campo.
In attesa di una tregua (più commerciale che sportiva ormai) tra arabi e resto del mondo golfistico, questa apertura fa felice Keegan Bradley. Il nuovo capitano Usa in tempi non sospetti si era detto certo di portare a New York “i dodici migliori giocatori americani”, a prescindere su quale circuito giocassero.
Oltre a Koepka, il primo della lista candidato a tornare in Ryder Cup è Bryson DeChambeau. Poi il capitano Bradly potrà scegliere fra un bacino di campioni ancora più vasto.
E gli “arabi” di Team Europe?
E l’Europa? Per ora è rimasta indietro. Luke Donald ad oggi non può convocare tramite wild card giocatori del calibro di Jon Rahm e Tyrrell Hatton. Le regole sul DP World Tour sono differenti. Chi ha giocato con gli arabi deve pagare una bella multa al DP World Tour e giocare almeno quattro gare all’anno sul circuito europeo. Rahm, ex numero uno al mondo, non ha però nessuna intenzione di pagare la sanzione per aver giocato sul LIV senza l’autorizzazione dell’ex European Tour.