Open d’Italia di golf al via: vinca il migliore (magari Reed o un italiano)

Quando leggerai queste righe l’Open d’Italia di golf 2024 sarà già iniziato. Uno tra lo svizzero Rusch, il francese Ko e il belga Moolman avrà già giocato il primo colpo dalla buca 1. Archiviata la sbornia dell’indimenticabile Ryder Cup a Roma, la gioia della vittoria di Migliozzi domenica scorsa e in attesa della campagna elettorale per il vertice di Federgolf, per quattro giorni si parlerà di golf in senso stretto.

di Sauro Legramandi

A Cervia lasciamo fuori per qualche giorno il passato e il futuro del nostro sport in Italia.

Godiamoci due pezzi da novanta come Danny Willett e Patrick Reed. Il primo l’abbiamo già visto sul podio in un Open d’Italia (nel suo anno magico. il 2016, arrivò secondo dietro Chicco Molinari al Milano). Il secondo è spesso un fuoriclasse in campo, un po’ meno fuori. I colpi li ha e per giocare all’Adriatic Club è volato dal LIV Golf Tour di Nashville al DP World Tour di Milano Marittima. Punta senza dubbio a vincere ma soprattutto punta a un posto al The Open 2024 (due quelli in palio questo fine settimana). Una sua eventuale affermazione in Romagna avrebbe un’eco mondiale. Provate a pensare a tutti i Greg Norman del mondo con l’americano che gioca per i sauditi e vince in Europa sul DP World Tour.

Astenersi carneadi

In campo cinque giocatori della top ten della Race to Dubai. Oltre a Migliozzi (numero 8) ci saranno il giapponese Rikuya Hoshino ( 4), lo svedese Jesper Svensson (6), l’inglese Laurie Canter (9) e lo spagnolo Nacho Elvira (n. 10). Da tener d’occhio il past winner ed ex RyderCupper Bernd Wiesberger, l’olandese Darius Van Driel, il tedesco Yannik Paul, l’iberico Pablo Larrazabal. E ancora: il francese Antoine Rozner, i sudafricani Dylan Frittelli e Zander Lombard, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li.

Vinca il migliore tra i 156 che stanno giocando a Cervia. Magari Reed o un italiano. Sarebbe bello se a festeggiare domenica pomeriggio fosse un big non un Jones o uno Smith qualsiasi. Captain America non si nasconde: “E’ la prima volta che gioco in Italia. Sarebbe bello diventare il secondo americano a conquistare questa competizione (nel 1975 a Monticello vinse Billy Casper). Giocherò qui in Emilia-Romagna, poi parteciperò al BMW International Open in Germania, dopodiche’ andro’ in Spagna per un torneo della LIV”.

Nei primi due giri Patrick Reed e Guido Migliozzi saranno in terna con Laurie Canter (partenze ore 13:10, 8:10). Giocheranno insieme anche Danny Willett e Matteo Manassero con Zander Lombard (8:10, 13:10). Edoardo Molinari avrà per compagni Tom McKibbin e Jordan Smith (8:20, 13:20).

La Legion XX, venti italiani in cerca di gloria

Dell’italica Legion XX i più attesi sono di gran lunga i due veneti Matteo Manassero e Guido Migliozzi. Manny torna dopo quattro anni a giocare un Open d’Italia: di solito in concomitanza era in giro per il mondo a cercare di far punti su circuiti minori. “Sto vivendo una bella stagione, per me nuova – dice il veronese -, vissuta in maniera più matura e consapevole. Sono molto soddisfatto dei risultati fin qui conquistati, dopo quattro anni torno a giocare l’Open d’Italia di golf e ne sono felicissimo. L’obiettivo – ha aggiunto -, come ogni settimana è quello di dare il massimo. Per quel che riguarda le Olimpiadi con Guido Migliozzi componiamo un bellissimo team, unito”. 



Di Parigi parla bene anche il vicentino. “Partecipare alle Olimpiadi per la seconda volta – ha sottolineato il 27enne – rappresenta il punto esclamativo di una carriera. Mi piacerebbe conoscere Jannik Sinner, un campione incredibile. Sarebbe fantastico confrontarmi. Lo ammiro molto”. Sull’Open: “Vincere sarebbe davvero bello. Darò il massimo perché é sempre bello giocare davanti al pubblico di casa e alla propria famiglia”.

Italiani attesi anche Edoardo Molinari, Andrea Pavan e Renato Paratore. Da seguire pure Lorenzo Scalise, Francesco Laporta e Filippo Celli. Buona occasione per Jacopo Vecchi Fossa, Stefano Mazzoli, Gregorio De Leo e Aron Zemmer. Faranno sicuramente una preziosa esperienza i due dilettanti Giovanni Binaghi e Riccardo Fantinelli. Disputerà il suo terzo Open il golfista paralimpico Tommaso Perrino.

La Rolex Pro-Am

L’Open 2024 è stato caratterizzato dalla Rolex Pro-Am vinta con -18 dalla squadra guidata per tre buche dall’inglese Dan Bradbury e poi sostituito, perché infortunato, dal suo connazionale Matthew Southgate, con gli amateur Mauro Acquati, Sebastiano Cristofori ed Elena Fornari. Ha preceduto quella del tedesco Yannik Paul, con Cordiano Dagnoni, Paola Manzoni e Federico Casini, (-18 ma miglior score sull’ultima buca). In terza posizione (-14) il team di Laurie Canter, con Luca Tolentino, Ubaldo Delfino e Marco Cazzola.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *