“Per gli organizzatori erano 100mila le persone in piazza. Per la questura 1.000”. In Italia siamo abituati a valutazioni di questo tipo per manifestazioni, scioperi o eventi di (vera o presunta) massa. Al Marco Simone le persone presenti non erano tante ma tantissime. I numeri da Ryder Cup sono eloquenti: per gli organizzatori al Marco Simone sono transitati 271.191 spettatori in sei giorni.

Visti dall’alto della tribuna della buca 1 gli spettatori a tratti sembravano formiche: tutti in colonna, chi saliva, chi scendeva, chi si riparava sotto un albero, chi rincorreva un posto in prima fila da una buca all’altra.

I dati arrivano da Federgolf e il resoconto con ogni probabilità è firmato da Ryder Cup Europe, la società che gestisce tutta questa manifestazione in ogni dettaglio. Gli inglesi, di fatto, hanno preso possesso del Marco Simone e di tutto quanto girava attorno, mobilità compresa.

Secondo i numeri forniti, la media dei sei giorni dell’evento si è attestata a 45.198 spettatori. La cifra arriva a 55.000 nei tre giorni clou, quelli di gara. Chi c’era concorderà della massa di appassionati che ha vissuto quel campo da lunedì a domenica. In alcuni momenti della giornata c’erano code ordinate ovunque: per accedere allo store, ai tavoli sotto l’ombrellone, davanti ai furgoncini dello street food, al refill dell’acqua… E ovviamente migliaia di spettatori sulle tribune e dietro le corde lungo il percorso. Qualcuno ci ha messo del suo, spostando i cuscini dalle varie plaza a bordo green in modo da marcare il territorio e avere un posto in prima fila. Idem per sedie, qualche panca e più di un ombrellone.

Altri numeri da Ryder Cup

Sono notevoli pure quelli dell’indotto. Federalberghi gongola visto il sold out delle 70mila camere degli alberghi di Roma. Gongolano anche le istituzioni: oltre alla tassa di soggiorno versata da ogni turista (10 euro dal 1 ottobre), nelle casse pubbliche entrano anche i biglietti di 100mila passeggeri transitati in tre giorni sulla Metro B (fonte il sindaco Gualtieri). In città le presenze legate alla Ryder Cup sono state 270mila.

In giro per il mondo sono stati 620 milioni i telespettatori con gli occhi puntati su Team Europe e Team Usa a Guidonia Montecelio.

La certezza di Chimenti

Il bello, lato Italia, arriva adesso: trasformare questi numeri in nuovi praticanti. Ottimista per natura, Franco Chimenti guarda avanti: ”Vedere oltre 50.000 persone al giorno arrivare alle 4:30 del mattino al Marco Simone e fare le corse per prendersi un posto in tribuna, è un qualcosa che non si era mai visto prima. L’indotto sarà incredibile e a beneficiarne tutto il Paese e quindi anche i circoli di golf italiani, delle vere eccellenze. (…) Ma non ci fermiamo qui. Perché, come promesso, il golf in Italia raggiungerà la popolarità che merita. Anche grazie a questa Ryder Cup, un vero e proprio inno alla gioia, con l’Europa unita che in campo ha entusiasmato e sovvertito ogni pronostico.