Brian Harman, dall’Open Championship al… trattore nuovo

Brian Harman
Brian Harman con il Claret Jug (Foto di Glyn KIRK / AFP)

Brian Harman vuole tornare a vivere in campagna. La sua campagna. Quella della Georgia dove non vede l’ora di mettersi alla guida di un Kubota arancione, nuovo di zecca. Per chi non lo sapesse Brian Harman è il vincitore di The Open Championship, quarto Major 2023, e il Kubota un trattore.

Dopo essere entrato nella storia del golf vincendo la gara più prestigiosa sulla faccia della Terra, il 36enne di Savannah ha già le idee chiare sul suo futuro prossimo. Qualche giorno a New York con la moglie Kelly Van Slyke, i figli Copper Marie, Walter e Jack e poi di corsa a casa dove ad attenderlo ci sono una quarantina di ettari di campagna con l’erba alta. “Qualche settimana fa ho fatto un acquisto importante, un trattore nuovo. Il prezzo non l’ho detto nemmeno a mia moglie ma ora è il momento di usarlo” la confessione da Champion Golfer of The Year.

Appassionato di caccia (come testimoniano i suoi social), il trionfatore di Liverpool non nasconde l’intenzione di lasciare spento il cellulare per qualche giorno. A chi, in conferenza stampa, gli fa notare di non aver mai visto un Open Champion a bordo di un trattore, Brian risponde serafico: “Sono un giocatore con molti strati, sono a cipolla io”.

Ortaggi a parte, dopo cinque top ten stagionali Harman ha stravinto il The Open Championship 2023, chiudendo ad Hoylake con un netto -13, sei colpi in meno di Straka (aria di Ryder Cup per l’austriaco), Kim, Day e Rahm.  I numeri sono dalla sua parte basti pensare che sul percorso di Liverpool ha imbucato 58 putt su 59 entro i tre metri, finendo in un bunker solo due volte in quattro giorni di gara.

The Open Championship è il terzo Major consencutivo ad essere vinto da un giocatore statunitense (prima di lui Koepka e Clark)

“Non ho mai pensato alla vittoria se non nelle ultime buche di domenica, sotto la pioggia” la sua ammissione. Difficile non credergli, come difficile non credere quando racconta un episodio accaduto nel moving day. Dopo due bogey, con McIlroy e Fleetwood in risalita, uno spettatore gli ha urlato in facciaNon hai le palle per andare avanti”. Invece gli attributi l’americano li ha avuti eccome. “Quella frase mi ha aiutato. ‘Sono abbastanza bravo per farlo’ ho pensato dentro di me e ho ricominciato a giocare bene”.

Brian Hayman come Oosthuizen

Trattore a parte, l’americano tocca il cielo con un dito. Il terzo successo da professionista (non vinceva da 2.258 giorni, ossia dal Wells Fargo Championship 2017) lo ha catapultato dal 26esimo al decimo posto del raking mondiale, in piena corsa per un posto alla Ryder Cup di Roma. La sua vita cambierà anche in virtù dei tre milioni di dollari di montepremi (su un totale di 16,5 milioni) incassati.

Quella dei trattori deve essere una passione comunque per chi vince The Open Championship. Correva l’anno 2010 quando a Saint Andrews s’impose Louis Oosthuizen. Il sudafricano, all’epoca 27enne, ammise di avere in mente come investire quel gruzzolo. “Mi è sempre piaciuta la campagna e mi comprerò un trattore per la mia fattoria in Sudafrica. Nella fattispecie si trattava di un John Deere, da lui definito successivamente “la Ferrari dei trattori”.