Il lockdown forzato allunga il tempo libero che spesso coincide con quello che vorremmo dedicare al golf. Corrado De Stefani spiega come tutelare la salute e, magari, migliorare il gioco in vista del rientro in campo.
di Corrado De Stefani
“Io resto a casa e miglioro il mio golf!” Concetto semplice ma come devo fare?Sicuramente è una bella domanda e cercherò di darvi una risposta adeguata.
La Rete – e i social network in particolare – in questo periodo di reclusione obbligatoria pullulano di video di golfisti e coach di tutto il mondo che mandano i loro consigli. A riceverli allievi obbligati a rimanere a casa sul divano per la maggior parte del tempo. I coach cercano di aiutare il loro golf e farli annoiare un po’ meno.
Avere una piccola parte di giardino dove poter fare qualche approccio o magari una moquette dove puttare è davvero un lusso e qualche miglioramento, considerando anche il tempo libero, è davvero possibile.
Se appunto si ha l’occasione di riuscire a tirare qualche colpo, che siano anche solo approcci contro una rete oppure dei putt su un tappetino, il mio consiglio è di sfruttare ciò che questa situazione offre (anche se sembra strano). Probabilmente (e purtroppo) passeremo ancora tanti giorni a casa, senza mettere piede in campo e senza avere quindi uno score in mano. Cercate di far rendere queste pratiche dove non vedete volare la pallina (a meno che non viviate in una mega villa) per assimilare dei cambiamenti tecnici che state cercando di apportare al vostro swing, facendo magari qualche approccio con un grip o un set up migliore. Esagerate le nuove posizioni anche se scomode, senza (essendone obbligati) stare a guardare troppo dove va la pallina. Lasciate che sia ovviamente il vostro maestro a consigliarvi cosa migliorare.
Padraig Harrington, ad esempio, quando deve modificare più seriamente il suo swing pratica la maggior parte del tempo contro una rete. Così non si fa influenzare troppo dal volo di palla preferendo concentrarsi sulla tecnica. Questo è proprio quello che siamo obbligati a fare noi ora, nessuna scusa dunque…
E chi non ha un giardino?
Per chi invece ahimè non ha giardini, reti o tappetini la situazione è più difficile e noiosa. Non credo onestamente che i drill a corpo libero possano servire a molto, magari qualche prova davanti allo specchio può essere utile ma non per troppo tempo.
In questa situazione perché non provare a migliorare un po’ la nostra condizione fisica? Semplicemente basta un po’ di stretching o qualche esercizio propedeutico al golf (il Web è pieno), come consiglia anche Chicco Molinari.
La cultura golfistica
Altro suggerimento – un po’ fuori dal coro ma secondo me valido – è quello di provare ad ampliare la propria cultura golfistica. Si tratta di approfondire qualche lettura o ricerca, analizzando magari un giro della propria stagione o documentandosi un po’ sul Web. In Rete si scopre quello su cui davvero bisogna lavorare per abbassare i propri score o semplicemente è possibile rimediare qualche consiglio in più su qualcosa di non chiaro.
Come vedete si può fare parecchio anche da casa per arrivare pronti alle gare quando, speriamo presto, la stagione ripartirà. Stabilite la vostra routine quotidiana di cose da fare e al suo interno inserite anche qualche momento dedicato al golf.
Magari rimarrete sorpresi dai miglioramenti.
Bombardieri nel golf si diventa… in palestra o in campo pratica?
Corrado De Stefani è un professionista di Biella. Fa parte dell’Academy di Edoardo Molinari al “Royal Park I Roveri”. Il nostro blog ospita i suoi interventi: per domande o spunti su questo post clicca qua.
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