Il Kickingbird Golf Course di Danforth, vicino alla città di Edmond. Segnatevi questo percorso se vi capita di viaggiare negli Stati Uniti e di cercare un po’ di svago nel verde in Oklahoma. Se invece foste amanti del golf pericoloso e decideste di non ascoltare questo consiglio, non chiedete mai al team che vi precede di farvi passare.
Ne sa qualcosa un 55enne, finito all’ospedale per essere stato aggredito a colpi di putter e di calci. L’episodio risale a qualche giorno fa ma è stato svelato solo ora dalla polizia di Edmond che non ricorda di aver mai visto tanta violenza in un campo da golf.
Secondo la ricostruzione, questo 55enne stava giocando da solo sulle 18 buche del Kickingbird quando davanti a sé ha trovato un team di quattro giocatori particolarmente lenti.
Chi gioca a golf potrà facilmente immaginare la scena. Arrivi sul tee di partenza, alzi gli occhi e vedi il team che ti precede ancora a bordo green. Sorseggi un goccio d’acqua, controlli di aver silenziato il cellulare e guardi di nuovo avanti: l’asta della bandiera è ancora su. Ti innervosisci, ti deconcentri… E via di questo passo per una, due o tre buche. Il 55enne avrà fatto più o meno così, ingannando il tempo nell’attesa che la bandiera venisse rimessa a posto prima del suo tee shot. A certo punto, alla buca 11, l’uomo ha raggiunto il team che lo precedeva e ha chiesto di poterlo superare.
“Lei non sa chi sono io”
Non l’avesse mai fatto: la domanda ha urtato la sensibilità di uno di loro, il 67enne Eddie Aday. “Lei non può passare, io sono un’eccezione perché sono un marshall volontario che lavora qua” avrebbe detto Eddie al malcapitato giocatore che, dal canto suo, pare abbia risposto con il più classico dei “non mi interessa”. Con che tono sia stato espresso questo I don’t care non è dato saperlo ma senza dubbio nessun tono giustifica quanto segue. Infatti Aday non ha per niente gradito e la situazione è precipitata in un faccia a faccia con uno spintone di troppo.
L’orlo del precipizio è stato subito oltrepassato quando Eddie Aday ha preso il suo putter (un “Ping Crazy E” secondo il rapporto degli agenti) e l’ha usato per colpire sulla testa il 55enne. Un putter in testa, pensate quanto faccia male…
Golf pericoloso: due contro uno
Non solo: un compagno di gioco (tale William Hickman, 72 anni), in nome di una solidarietà degna di Pulp Fiction, ha aggredito la vittima alle spalle. Anche lui con un putter, “usato per colpire l’uomo alle gambe” come ha raccontato Jenny Wagnon, del Dipartimento di polizia di Edmond.
A sangue già sparso, un terzo giocatore del team si è ricordato di avere una coscienza ed è intervenuto, separando i due aggressori dalla vittima. Il danno era ormai fatto e il 55enne è stato portato in ospedale dove è stato curato e medicato con tredici punti di sutura (tre quelli metallici sul capo).
Aday e Hickman sono stati denunciati per aggressione e uso di arma impropria.
A proposito di golf pericoloso: a te è mai accaduta una situazione del genere?
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