Golfando: news, foto e storie di umanità golfistica

Il caso – Maestro di golf oppure operatore sportivo volontario?

Nel dibattito sull’aumento della tessera di Federgolf era arrivata questa mail. L’argomento si prestava al dibattito e ho chiesto a PGA Italiana di rispondere.

La email – “Perché chi esce da un corso UISP non può insegnare golf?”

“Voglio spezzare una lancia a favore della UISP che tantissimi di voi conoscono essendo la più importante associazione sportiva nazionale. Bene, loro – nelle tantissime discipline che svolgono e sostengono – hanno anche la sezione golf, dove vengono formati tramite dei corsi (molto professionali) i nuovi maestri .

Bene, e qui siamo alle solite. Invece di sostenere queste persone dando loro la possibilità di insegnare a tutta quella gente o bambini che si affaccia a questo meraviglioso sport (perché a tutti gli effetti questo sport oltre ad essere meraviglioso fa bene a chi soffre di cuore, alle articolazioni, alla mente ed è di aggregazione per tanti bambini , famiglie ecc.) li si addita come i soliti furbetti che non sono riusciti, o non hanno potuto, aderire agli esami per maestri PGA Italia essendo fuori tempo massimo come età, ostacolandoli in qualsiasi iniziativa. Dal mio punto di vista, se la Federgolf intervenisse in maniera adeguata dando la possibilità a questi maestri di insegnare nelle scuole, nei circoli, o campi pratica non come professionisti (perché andrebbero a scontrarsi con la PGAI) , ma come istruttori di primo livello, questo darebbe il via ad una partecipazione molto più alta di tante persone o bambini che si vogliono avvicinare a questo meraviglioso sport.

Purtroppo l’attuale presidente PGAI difende a spada tratta la sua associazione, non vedendo la grande possibilità di sfruttare questa opportunità di collaborazione. Fa di tutto per boicottarla, peccato, bisognerebbe guardare oltre…”

Manolo


La risposta:  l’operatore sportivo volontario non è un Maestro di golf

Risponde Antonello Bovari, presidente della PGA Italiana:

“Gentile Manolo,
la sua lettera contiene purtroppo alcune imprecisioni che mi fanno pensare a fonti non del tutto attendibili. Provo a fare chiarezza.

Esiste una convenzione tra Federgolf e Uisp, datata 2006, secondo cui quest’ultima può formare Operatori Sportivi Volontari che svolgano attività promozionale. Il Coni definisce di 1° livello questo tipo di formazione sottolineando la sua natura non specialistica, ma atta esclusivamente a impartire i primi rudimenti a chi si avvicina per la prima volta a uno sport.

Sono costretto a crederle sulla parola quando parla dell’alta professionalità con la quale vengono tenuti i corsi per gli istruttori (costo 1.150 euro), perché purtroppo il bando 2017 non fa menzione dei docenti.

In effetti Pgai non è in alcun modo contraria alla figura dell’ “Istruttore promozionale”. Nemmeno lo è stata in passato, come dimostra il fatto che la convenzione a suo tempo siglata con Uisp sia stata approvata all’unanimità da un Consiglio Federale composto, tra gli altri, da due rappresentanti dei Professionisti. A ulteriore conferma, ricordo che nessun commento negativo è giunto da parte nostra nel 2010 alla decisione della Federazione di organizzare anch’essa un corso di formazione di 1° livello atto a formare la medesima figura di Istruttore.

Paolo Condò, Chicco Molinari, Antonello Bovari

Quelli contro cui ci battiamo a spada tratta, come lei dice, sono coloro che in tutti questi anni hanno tentato (spesso purtroppo riuscendoci) di infrangere le regole imposte dalla medesima convenzione e dalla Fig. Così come un volontario della sosta non è abilitato a operare come vigile urbano e un odontotecnico non può fare l’odontoiatra, l’operatore sportivo volontario non è un Maestro di golf.

Dal 2006 a oggi troppe denunce per abusivismo sono state sporte nei confronti di Istruttori Uisp e, cosa ancora più triste, anche quando il procedimento disciplinare si è concluso con una condanna non risulta che Uisp abbia mai censurato il comportamento dei propri Associati. Da questo deriva la nostra richiesta di disdettare la convenzione e di mantenere come unico centro di formazione per «Istruttori Promozionali» la Scuola Nazionale di Golf, i cui allievi a oggi hanno sempre mantenuto un comportamento irreprensibile.

Come vede la nostra è una posizione decisamente diversa da quella che lei descrive, che non dovrebbe in alcun modo preoccupare chi come lei ha a cuore il futuro del nostro amato sport. A cui Pgai tiene, le assicuro, più di chiunque altro.

Un cordiale saluto”


SEGUI LA PAGINA FACEBOOK DI GOLFANDO... E ISCRIVITI AL GRUPPO


Il Golf nella Testa: la mental coach

Exit mobile version