Trittico azzurro all’Abruzzo Open: vince Pitoni, poi Maccario e Di Nitto

Trionfo tricolore all’Abruzzo Open presented by Axa: Stefano Pitoni ha vinto in rimonta su Federico Maccario ed Enrico Di Nitto. Partito dalla nona posizione, il 26enne reatino (al terzo successo stagionale) si è imposto con il miglior score di giornata, chiudendo il quarto giro con uno spettacolore “eagle” nell’ultima buca.

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MIGLIANICO – Stefano Pitoni raggiante dopo la vittoria (Foto Bellicini)

Il dominio italiano a Miglianico (Chieti) è stato completato dal secondo posto con 270 (-14) di Maccario (68 63 70 69) ed Enrico Di Nitto (68 66 67 69).

In vista del Grand Final, i tre azzurri conquistano così punti pesanti nella corsa alle cinque “carte” del Challenge Tour.  Ora l’Alps Tour vivrà l’ultimo atto del 2016 appunto con il Grand Final, gara riservata ai primi 50 dell’ordine di merito in programma dal 19 al 22 ottobre ancora al Miglianico.

Tra i protagonisti della volata finale, il francese Raphael Marguery non è riuscito a completare la rimonta, fermandosi al quarto posto con 271 (-13), seguito in quinta posizione con 272 (-12) dagli austriaci Uli Weinhandl e Robin Goger, dal francese Thomas Elissalde e dall’inglese Tom Shadbolt. In «casa Italia» prestazione positiva di Jacopo Vecchi Fossa (al primo torneo da professionista sull’Alps Tour), 9° con 273 (-11).

Buona gara anche di Giacomo Fortini, 15° con 275 (-9), premiato come miglior amateur. Ha chiuso al 18° posto con 276 (-8) il campione uscente Luca Cianchetti (amateur), al pari di Giorgio De Filippi. Non è riuscito a risalire la classifica Luca D’Andreamatteo, professionista abruzzese del Miglianico Golf & Country Club, 38° con 283 (-1). .

LE PAROLE DEL VINCITORE – Stefano Pitoni, già a segno in stagione nel Memorial Giorgio Bordoni e nel Saint-Malo Golf Open, riceve 6.525 euro dal montepremi di 45.000, avanzando nella money list dall’ottavo al sesto posto. Raggiante il giocatore laziale, che ha firmato uno score con un eagle, 7 birdie e 2 bogey: “È andato tutto per il verso giusto, dai tee shot al gioco corto. L’eagle alla buca 18 è stato il colpo più bello della mia vita: imbucare da 94 metri con il vento contro mi ha regalato una gioia incontenibile. Speravo in un birdie per puntare al playoff e invece è arrivato addirittura l’eagle per il mio terzo successo in carriera. Ora bisogna restare concentrati e affrontare il Grand Final con la consapevolezza che tutto è ancora aperto per la conquista delle 5 carte”