Spagna, a 7 anni si accorge a casa di un errore sullo score e restituisce la coppa

di Sauro Legramandi

Cosa vuoi che sia un errore nello score? Mentre in Italia si dà del venduto all’arbitro di calcio una domenica sì e l’altra pure dalla Serie A alla Terza Categoria, dalla Spagna spunta una storia che – conoscendo la carsica cultura sportiva italica – difficilmente vedremo nelle cronache di casa nostra o diventare virale sui social. La vicenda arriva dal golf, quello sport dipinto come roba da ricchi e snob dalla di cui sopra “cultura sportiva italica” . Eppure il protagonista della vicenda, Yago Horno Mateo, non è ricco, non è snob ma gioca bene già a sette anni.

Sabato 12 marzo Yago Horno ha vinto una gara a Isla Canela organizzata dalla Federazione Andalusa e, una volta a casa, ha ripassato mentalmente le sue nove buche. Lo facciamo tutti noi giocatori alquanto dilettanti. Tee shot dopo tee shot, approccio dopo approccio, il ragazzino si è accorto di aver segnato sullo score un colpo in meno rispetto a quelli effettuati. Cinquanta invece di cinquantuno. Senza che nessuno se ne accorgesse. “Cosa vuoi che sia un colpo in meno, per giunta in buona fede?”: alzi la mano chi non ha pensato subito così.

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Yago Horno Mateo con il padre Kostka con il trofeo vinto (e poi restituito)

Nel mondo del golf però nuoce gravemente alla salute pensarla in questo modo. Yago non ha potuto permettersi di pensarla così: ha preso carta e penna per scrivere alla Federación Andaluza de Golf. Ha giocato d’anticipo: ha chiesto scusa e detto di assegnare il trofeo a chi l’ha meritato veramente.

Errore sullo score, niente libro Cuore

Il lettore badi bene: questa non è una storia da libro Cuore.  Nel golf esistono fior di episodi di giocatori che si sono inflitti un colpo di penalità senza che nessun marcatore o giudice o telecamera l’ avesse visto.

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La lettera scritta a mano e inviata alla Federazione Andalusa

Nel settembre 2015 all’Open d’Italia  Manassero si è autoinflitto un colpo di penalità alla 5 del secondo giro. La sua pallina si era spostata – seppur in modo impercettibile – dopo aver appoggiato la testa del bastone a terra. Morale della favola: Manassero ha chiuso i primi due giri a -3, non passando il taglio fissato a -4. Proprio per quella penalità.

E Yago Horno a sette anni ha fatto lo stesso. “Mio papà mi ha spiegato – ha scritto nella lettera – che questo tipo di errore prevede la squalifica immediata dalle gare”. E la Federazione Andalusa non ha perso tempo, rispondendo alla missiva: “E’ stato un gesto encomiabile per un ragazzino. Ha già compreso lo spirito dello sport: onestà e rispetto delle regole e dei compagni di gioco”.

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