Tiger Woods, 40 anni e una vita vissuta al massimo ‪#‎HappyBirthdayTiger

TigerFigli

Tiger Woods e una recentissima foto con i figli

Il re del golf compie 40 anni: Eldrick Tont Woods, l’uomo che ha cambiato la storia di questo sport, è nato a Cypress il 30 dicembre 1975. Dal penultimo giorno dell’anno 1975 al numero uno del mondo per anni Tiger ha sempre vissuto una vita al massimo, per dirla alla Vasco Rossi. I freddi numeri sono da brividi: Tiger è stato per 689 settimane in vetta al ranking mondiale, 281 delle quali consecutive.

Come ha fatto ad arrivare così in alto? “Semplice”: ha vinto 79 tornei del PGA Tour, 14 Majors (il primo, il Masters, nel 1997 a 21 anni e 3 mesi, il più giovane nella storia del torneo) e ha incassato un montepremi pari a un miliardo e 300mila euro. Solo tre anni fa guidava nella classifica dei paperoni stilata da Forbes come il più pagato dell’anno con 83,1 milioni di dollari.

Fa male parlarne al passato ma Tiger Woods è stato il golf come Maradona e Pelè sono stati il calcio o Borg il tennis. Grazie a lui questa specie di droga che ti prende quando colpisci bene la pallina ha preso sempre più piede lontano da Stati Uniti e mondo anglosassone.

Come ha fatto a finire così in basso? Oggi Tiger Woods è 414esimo nel world ranking. La sliding door della sua vita (non solo sportiva) ha una data ben precisa: 27 novembre 2009 quando l’allora moglie, la svedese Elin, scoprì la sua dipendenza dal sesso extra-coniugale e non ne volle più sapere di lui, probabilmente roteando una mazza come oggetto contundente. Da allora qualcosa si è rotto nel suo equilibrio psicologico. Ma Tiger non ha mollato e nel 201 è rientrato nella top 30 e nel 2013 era di nuovo numero uno.

Siccome i guai non vengono mai da soli a rompersi è stata poi anche la schiena con tre operazioni negli ultimi anni (due in pochi mesi).

Il declino sul green purtroppo appare segnato dal fisico o forse per la prima volta Tiger Woods si trova a pensare seriamente a cosa ne sarà di lui lontano dal tee di partenza. In attesa sarà vice-capitano Usa di Ryder Cup l’anno prossimo. Ma pensare oggi al golf senza Tiger Woods appare un’eresia.

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