Laporta, Bertasio, Ravano e, soprattutto Dodo Molinari. Sono i quattro moschettieri azzurri che a Girona hanno conquistato la carta per giocare sull’European Tour nel 2016. Lo hanno fatto all’ultima Qualifyng School, qualcuno in scioltezza, qualcuno (Molinari e Ravano) l’ha direttamente dalla club house. Ma conta poco: l’importante è esserci. Laporta ha chiuso 13esimo (-10), Bertasio 19esimo (-9), Molinari e Ravano 24esimi (-7).
Sette azzurri sul Tour – Nella prossima stagione l’Italia avrà quindi ancora sette giocatori sul massimo circuito continentale: ai “qualificati” si aggiungono Francesco Molinari (che si cimenta anche nel PGA Tour), Manassero e Paratore.
Chi non ce l’ha fatta – Non sono riusciti a entrare tra i 27 promossi Bergamaschi, 54° (-2), Delpodio, 60° (-1) e Gagli, 71°(+3): i tre rimarranno nel Challenge Tour. Usciti al taglio Tadini e Crespi: a loro una “carta categoria 15” per il Challenge, con poche opportunità di scendere in campo.
Le emozioni dalla clubhouse – Se Bertasio e Laporta non hanno avuto grossi problemi nell’ultimo giro, diversamente sono andate le cose a Ravano ed Edoardo Molinari che quando sono giunti in club house erano fuori per un posto (26.i).
Ma la giornata era svoltata in campo per Dodo che, partito 42esimo, ha sfoderato sua grande classe e ha messo il turbo.
Poi l’attesa in clubhouse di un passo falso altrui. L’errore decisivo è stato quello dell’australiano Dimi Papadatos (finito 28esimo) unito a quello di Chris Hanson (poi qualificatosi a pari merito).
La gioia di Dodo – Per Molinari è probabilmente la fine di un incubo, lui che ha vinto Gleneagles e una Ryder Cup. Immediato il commento su Twitter: “Chiamatelo destino, coraggio, sacrificio, voglia o semplicemente fortuna… ma questo 32 nel giro finale è secondo solo alle seconde nove di Gleneagles 2010!”
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