Se qualcuno avesse il benché minimo dubbio sul giocatore più forte del pianeta, Rory McIlroy lo ha spazzato via in California: il nordirlandese ha vinto il WGC Cadillac Match Play, battendo in finale Gary Woodland per 4/2 conquistando il secondo successo in una gara del WGC dopo quello nel Bridgestone Invitational (2014). L’inglese Danny Willett ha ottenuto il terzo posto superando nella finale di consolazione Jim Furyk (3/2). McIlroy ha ricevuto un assegno di 1.570.000 dollari su un montepremi di 9.250.000 dollari. A Woodland ne sono andati 930.000, a Willett 646.000 e a Furyk 520.000. Molinari, classificato al 34° posto, ne ha avuti 63.500.
La giornata di McIlroy è iniziata con la prosecuzione dell’incontro dei quarti contro l’inglese Paul Casey e il nordirlandese ha chiuso subito il conto con un birdie. Poi ha dato vita in semifinale a un match molto complicato con l’irriducibile Jim Furyk, che alla buca 15 è passato a condurre per 1 up. Il finale è stato pirotecnico. Alla 16ª birdie di entrambi, alla 17ª birdie di McIlroy per la parità e alla 18ª birdie di Furyk e straordinaria risposta del nordirlandese con putt di una ventina di metri per l’eagle e per l’1 up in proprio favore.
Woodland è stata la sorpresa. In finale entrambi i contendenti hanno segnato un birdie e due bogey sulle prime tre buche, poi lo statunitense ha aggiunto un altro bogey e il nordirlandese non si è lasciato sfuggire l’occasione. Nelle tre buche seguenti, con tre birdie, il suo vantaggio è salito a 4 up che è rimasto invariato fino alla buca 10. A quel punto il leader ha accusato qualche incertezza e Woodland in due buche si è rimesso in partita (bogey del rivale e suo birdie).
Alla 13ª McIlroy ha ancora steccato, ma l’americano ha mancato la grande occasione di portarsi 1 down e, forse anche per la delusione, ha mollato definitivamente.