Patrick Reed non è il giocatore più amato in Europa. Non lo era fino a domenica mattina e non lo è di sicuro da domenica pomeriggio quando il pro Usa si è lasciato andare a un brutto gesto durante la giornata di singoli di Ryder Cup. Cosa ha fatto questo rookie? Ha platealmente zittito il pubblico di Gleneagles dopo aver imbucato il putt per il birdie alla buca 7 nel match (poi vinto) con Henrik Stenson. Quel gesto ora diventa business: Callaway Golf ha infatti diffuso un video dove la sagoma di Reed mentre zittisce tutti viene impressa col laser sulla testa del driver. A futura memoria.
Un dito davanti alla bocca all’indirizzo del pubblico può sembrare una leggerezza per chi è abituato a sputi e/o dito medio in bell’evidenza. Eppure per il golf è un gesto che fa rumore, anche se la Ryder è un mondo a parte: la competizione tra Stati Uniti e Europa è l’unica gara in cui tifare è lecito, violando uno dei santuari di questo sport (vale a dire il silenzio prima e poco dopo ogni colpo). Tifo per tifo, gli americani sono molto meno politically correct dei tifosi del Vecchio Continente.
Certo bisogna calarsi nei panni di Patrick Reed, al debutto in Ryder: al momento della reazione, lui aveva conquistato due punti e mezzo (poi diventati tre e mezzo) per gli Usa ma Team Europe era a un passo dalla vittoria finale. Reed era stato anche beccato da uno spettatore sul tee della 1 che gli aveva ricordato un errore su un putt “semplice” il giorno precedente.