Il sudafricano Hennie Otto protagonista della seconda giornata al 71° Open d’Italia presented by Damiani: il 38enne di Boksburg (già vincitore di un Open d’Italia nel 2008), si è espresso con uno spettacolare 62 (-10) ed è volato in cima alla classifica con 129 colpi (67 62, -15) distanziando di tre l’austriaco Bernd Wiesberger, di sei l’inglese Ross Fisher e di sette lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, lo scozzese Richie Ramsay, il danese Mortem Orum Madsen, lo statunitense David Lipsky e l’inglese James Morrison.
Gli italiani – Ha rallentato Francesco Molinari, sceso dal primo al 16° posto con 138 colpi (66 72, -6), dopo un parziale di 72 (par), dove è affiancato dal dilettante Edoardo Raffaele Lipparelli, che sta disputando un torneo eccellente e che ha tenuto il ritmo con un 70 (-2) dopo il 68 (-4) d’apertura. Dei 23 italiani in campo ne sono rimasti in gara otto. Ha recuperato quattordici posizioni Edoardo Molinari, 29° con 140, che è affiancato da Francesco Laporta e da Gregory Molteni, sicuramente molto tonici. In rimonta anche Alessandro Tadini (72 69) e Filippo Bergamaschi (72 69), 44° con 141 (-3), così come Matteo Manassero, da 82° a 57° con 142 (73 69, -2).
Non hanno superato il taglio, tra gli altri, l’amateur Renato Paratore, oro individuale ai recenti Giochi Olimpici Giovanili in Cina, 92° con 144 (72 72, par), come Andrea Pavan (74 70), Marco Crespi, 102° con 145 (75 70, +1) e Lorenzo Gagli, 144° con 150 (74 76, +6).
I big a casa – Oltre al capitano di Ryder Paul McGinley, hanno salutato Torino il belga Nicolas Colsaerts, 78° con 143 (-1), lo spagnolo Josè Maria Olazabal (102°), il francese Julien Quesne, 110° con 146 (+2), che difendeva il titolo, e l’irlandese Padraig Harrington, 130° con 148 (+4).
Sono rimasti in corsa, ma in bassa classifica, lo spagnolo Alvaro Quiros e il nordirlandese Darren Clarke, stesso punteggio di Manassero.