Corrado De Stefani: “Asta dentro o fuori? Io dico fuori”

di Corrado De Stefani@corradestefani
“La possibilità di puttare con l’asta dentro è probabilmente la novità più importante portata dalla revisione delle regole. Non sembra abbia però sortito l’effetto che chi ha proposto il cambiamento si aspettava. Asta dentro o fuori quindi? Io una risposta ce l’ho.

Corrado De Stefani: asta dentro o fuori? Io dico...

Corrado De Stefani: “Asta dentro o fuori? Io dico fuori”

Anziché puttare senza toglierla, velocizzando il gioco, nell’era dei test e della tecnologia tutti si stanno scervellando per capire se la bandiera possa costituire un aiuto oppure uno svantaggio. Il tutto nonostante un professionista come Bryson DeChambeau tiri la maggior parte dei putt con l’asta dentro: la scelta dello “scienziato” del golf ha portato diversi a optare per questa soluzione senza particolari approfondimenti. Ma noi abbiamo qualcosa in più, vale a dire “l’ingegnere del golf” e alla nostra Academy con Edoardo Molinari, non potevamo astenerci dal condurre qualche test, arrivando a risultati molto interessanti!

Asta dentro o fuori: il test

Ovviamente, nonostante si cerchi di essere il più obiettivi possibile (tramite ad esempio una rotaia usata per far arrivare alla buca la palla sempre con la stessa velocità e linea) le variabili restano tante: pensate alla qualità del green, al bordo della buca, alla qualità del rotolo della palla, alle dimensioni e materiale dell’asta, al vento… Di conseguenza dunque giungere ad una conclusione universale forse è difficile.

Noi però ci siamo fatti un’idea ben precisa su questa novità introdotta dalle nuove regole del golf: considerando una velocità non troppo elevata (al massimo un putt che passa la buca di circa un metro, decisamente quella più frequente) l’asta diventa un ostacolo e sono più le volte che butta fuori una palla che senza sarebbe entrata che viceversa.

Tanti test svolti da altri hanno portato al risultato opposto, ma per un semplice motivo. Quale? Semplice: consideravano velocità troppo elevate. In pratica un putt destinato a passare la buca di tre metri senza asta non ha nessuna possibilità di entrare mentre con l’asta qualche chance esiste. È altresi vero però, che un putt che supera la buca di tre metri si verifica molto di rado, magari da molto distante o in una situazione molto difficile. Dunque diteci, quante volte vi capita di tirare un putt magari da 15 metri, che andrebbe tre metri lungo ma che passa per il centro della buca e prende l’asta?
Dunque dateci retta e togliete l’asta!

Per i più curiosi, nel nostro profilo Instagram trovate i video dei due test che abbiamo svolto!”

Corrado De Stefani è un professionista 26enne di Biella. Fa parte dell’Academy di Edoardo Molinari al “Royal Park I Roveri”. Il nostro blog “Golfando” ospita i suoi interventi: per domande o spunti su questo post clicca qua.

Corrado De Stefani: “Ben vengano le nuove regole del golf”

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Rickie Fowler droppa ancora ad altezza spalla: scatta la penalità

2 risposte a “Corrado De Stefani: “Asta dentro o fuori? Io dico fuori”

  1. Non capisco perchè ci sia penalità se si droppa dalla altezza spalla. Se vogliamo considerare il significato di una “regola” in discorso non torna. Dal mio punto di vista il problema dovrebbe porsi nel caso opposto ovvero se la regola dicesse che non si può droppare “sotto” una certa altezza da terra. In tal caso in effetti sarebbe più facile avvantaggiarsi posizionando con maggiore facilità la pallina nel punto voluto. Quindi se droppo da altezza spalla sono più svantaggiato che se droppassi da altezza ginocchio. Quindi perchè applicare penalità?

    • Gentile Mauro, se la nuova regola dice che si droppa ad altezza ginocchio droppare ad altezza spalla è irregolare. E’ irregolare droppare ad altezza della vita o della testa: non è questione di quanto svantaggio vuole assumersi un giocatore. Per assurdo: fino al 31.12.2018 lei ha mai visto qualcuno droppare alzando il braccio sopra la testa anziché stenderlo ad altezza spalle? No, proprio perché la vecchia regola non lo prevedeva.

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