C’era scritto anche nell’acronimo quale avrebbe dovuto essere la sede della più importante gara di golf al mondo nel 2022: Roma Capitale, Ryder Cup. Due r, due c e via al Salone d’Onore del Coni a Roma con la celebrazione dell’assegnazione all’Italia dell’edizione 2022 della grande sfida di golf Europa-Usa.
Ecco in breve sintesi cosa hanno detto:
Keith Pelley, ceo dell’European Tour
“E’ una splendida giornata per l’European Tour, per la Ryder Cup e per l’Italia. Siamo felici del successo di Roma. Era la migliore delle candidature e Chimenti ha lavorato con grande passione insieme al suo ottimo staff mostrando coraggio, competenza e idee chiare. Quanto al campo avevano qualche preoccupazione, ma poi parlando con la famiglia Biagiotti abbiamo avuto le assicurazioni necessarie: il Marco Simone diventerà un grande percorso di livello mondiale e contribuirà a far crescere il golf”.
Richard Hills, Ryder Cup Director
“Non posso che confermare quanto ha detto Keith. Con questo team abbiamo lavorato bene, ha dato risposte esaurienti a tutte le domande. Non vedo l’ora, tra sette anni, che inizi il torneo. Sono rimasto veramente colpito dalla reazione entusiastica all’annuncio dell’assegnazione”.
Laura Biagiotti, presidente del Marco Simone
“Un’emozione più grande credo di non averla mai provata. Quando mi è giunta la notizia ho anche pensato che c’è stato del metodo in questa follia. E’ stata un’avventura meravigliosa, ma anche un grande sforzo. In questo momento voglio ricordare mio marito Gianni Cigna che ha fortemente voluto il percorso del Marco Simone”.
Lavinia Biagiotti, membro del Cda del Marco Simone
“Ringrazio tutte le persone straordinarie con cui abbiamo fatto un iter straordinario. Mio padre ha avuto la visione di costruire un campo per gare internazionali. E oggi ho portato qui una targa che aveva sul tavolo con la scritta “it can be done”.
Giovanni Malagò, presidente Coni
“Sapremo personalizzare la Ryder Cup come sappiamo fare noi italiani. Voi (Chimenti e Biagiotti) siete stati coraggiosi e avete trascinato anche il Coni. Ringrazio il governo che è intervenuto con grandissima sollecitudine e risposte positive sulle esigenze che venivano giorno per giorno”.
Marco Durante, coordinatore della candidatura italiana
“Chi fa uno sport individuale come noi golfisti, comprende la forza di una squadra: siamo stati un team eccezionale e ringrazio tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte in una candidatura che ognuno di noi ha sentito sua. In prospettiva è una grande opportunità che porterà crescita e sviluppo e ad avere quei grandi numeri nei quali abbiano sempre sperato.
Franco Chimenti, presidente Federgolf
“E’ stata un’impresa titanica. All’inizio quando annunciai l’idea della candidatura nessuno approvava. E’ passato un anno, abbiamo fatto un percorso molto difficoltoso e complicato. Inoltre, prevalere contro nazioni importanti come Germania, Spagna e Austria non era assolutamente pronosticabile. E invece è avvenuto, perché io un grandissimo fraterno formidabile amico, Giovanni Malagò, che mi ha sostenuto credendoci da subito. Alla fine ha avuto ragione. Abbiamo poi avuto il sostegno di Renzi, che è stato molto sensibile, e di otto ministeri”