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Salsomaggiore Golf, 18 buche da vivere molto intensamente

Salsomaggiore Golf (clicca per ingrandire)

Da Salsomaggiore Terme a Salsomaggiore Golf il passo è breve. E tutto sommato nemmeno il liberty è tanto distante da quel senso di rottura e di libertà che si respira sui 5.761 metri di golf in località Case Carancini. Di fatto mai con i piedi in piano, a Salsomaggiore un golfista deve dar fondo a tutta la sua fantasia per giocare ogni singola buca.

di Sauro Legramandi

E guai a pensare di avercela fatta quando, finalmente, si stampa la pallina in green: spesso e volentieri il difficile arriva proprio lì. Green veloce e nuovi (in particolare le buche 1, 7, 12 e 15) rendono il gioco corto/cortissimo mai scontato e – soprattutto – mai ripetibile.


Salsomaggiore Golf: il campo

Giocare a Salsomaggiore Golf è davvero una bella esperienza, anzi una lifestyle experience così si sente spesso dire oggi. Il circolo è adagiato in una conca tra le colline parmensi, a meno di due ore dal caos di Milano. Inaugurata nel 1992, la struttura salsese sta vivendo una seconda giovinezza grazie alla nuova proprietà e alla conferma della recente gestione. Nel 2021 Emilio Mondelli, imprenditore nel settore della logistica, ha acquistato il campo all’asta pubblica dal Comune. Per prima cosa ha dato continuità alla guida del circolo, dal 2018 in capo a Parma Golf Experience (capofila di altre realtà come Parma Golf a Vigatto e Golf del Ducato, a Sala Baganza).

Una vista dalla buca 1 dando le spalle al green

Spalle coperte e futuro già iniziato riecheggiano nelle parole di Alessandro Carrara, professionista e responsabile di Parma Golf Experience. “Oggi possiamo fare progetti a lungo termine. Possiamo effettuare investimenti per un ulteriore miglioramento della manutenzione e dell’intera struttura più in generale. Salsomaggiore Golf ha il grande vantaggio di essere collocato in una vallata di straordinaria bellezza con panorami mozzafiato. Così registriamo un numero sempre maggiore di turisti e giocatori alla ricerca del connubio magico tra golf e natura più incontaminata”.


Il primo suggerimento è munirsi del golf car. Soprattutto a chi arriva da queste parti per la prima volta, è consigliato convogliare tutte le energie su swing e strategia, non sul tragitto più breve da percorrere. In totale sono quattro par 3, dieci par 4 e quattro par 5 per un campo par 72 progettato da Carlo Quintelli. Ogni buca ha qualcosa da dire e da “mostrare”. La 4 è panoramica con la sua partenza dall’alto, la 9 pare non finire mai. Il par 3 della 10 ha partenza e green alla medesima altezza ma in mezzo un pendio da mille e un rotolare. Ancora: la 11 (par 4) non ammette errori, quella successiva è facile solo sulla mappetta. La 18 richiede tanta precisione dal tee di partenza e altrettanta mira nell’approccio.

Il golf car è indispensabile


A un campo così competitivo si è arrivati grazie a svariati interventi. Operazioni certo mirate come l’ammodernamento dell’impianto di irrigazione per arrivare poi al rifacimento della quasi totalità dei tee. Prossimamente verrà messa mano alle partenze troppe piccole. In previsione anche un nuovo giro di vite sulla qualità dei tagli e sulla cura delle aree boschive.


L’accoglienza


La clubhouse, con vista sull’arrivo della 9 e della 3, è anch’essa il risultato di un restyling recente. All’ingresso, un sorriso o un saluto da parte dei ragazzi della segreteria non manca mai.
Nel ristorante buon menu e buona carta dei vini con la possibilità di pranzare all’aperto, con vista sul campo. Nuove le camere della foresteria sopra la clubhouse: nove locali spaziosi, moderni e, anche loro, con la vetrata che osa sull’intera valle del Salsomaggiore Golf.


La cantina con vista green


Cosa può fare chi non gioca a golf ? La domanda sorge spontanea per chi vuol provare a giocare da queste parti e pensa al partner o alla famiglia. D’estate  Salsomaggiore Golf apre la piscina ma tutto l’anno la zona è aperta a passeggiate, parco termale, percorsi naturalistici, culturali ed enogastronomici. Su tutte spicca la possibilità di visitare la vicina tenuta del Poggiolo, di proprietà sempre di Emilio Mondelli.

La cantina del Poggio e i suoi filari di uva si trovano in località Cangelasio, al confine con il campo da golf. Ci si arriva in auto in una decina di minuti e si gode di una vista impagabile. Qui scatta un più che gaudente Italian Wine Culture Afternoon con gli enologi bravi a spiegare vita, morte e miracoli del vino del Poggio.

E per chiudere in bellezza la giornata dopo 18 buche e visita alla cantina non resta che sedersi a tavola. Osterie e ristoranti non mancano in zona. Noi siamo andati sul sicuro: Trattoria Ceriati, sempre a Cangelasio.  

GOLF NEWS 2022
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