Con tutto l’amore del mondo per il gioco del golf. Jim ed Emily Mangam oggi sono il bello di questo sport che sta annaspando tra Open annullati e gare amateur dal futuro incerto.
Jim ed Emily Mangam sono una coppia di Park Ridge, in Illinois. In vent’anni di matrimonio hanno messo al mondo quattro figli e nei mesi scorsi hanno realizzato un record. Emily e Jim hanno giocato a golf in tutti e cinquanta gli Stati Uniti d’America. Non è per niente un record banale vista la loro età e un’esistenza sicuramente non agiata.
Ogni estate l’hanno dedicata alla loro passione, giocando in campi di Stati vicini tra di loro. Una specie di tour studiato nei dettagli per farci stare spostamenti e costi. E ogni autunno il rientro alla base in Illinois con una spilla rossa da apporre sulla mappa gigante degli States appesa in salotto. Una spilla, un campo, uno Stato.
Oramai Jim ed Emily Mangam hanno provato i fairway Usa ad ogni latitudine, dall’Alaska all’Oregon, con tappa alle Hawaii. Di ognuno custodiscono uno score e un ricordo. Hanno pagato dai 15 dollari per un green fee in Arkansas ai 400 in uno dei campi del presidente Trump, il Doral’s Blue Monster a Miami.
“Nei nostri viaggi – raccontano Jim ed Emily alla rivista Golfweek – abbiamo incontrato persone fantastiche, divertendoci tantissimo”.
A loro dire i campi più belli sono in Colorado e alle Hawaii. Il migliore in assoluto è stato il Glendarin, in Indiana, “perché era appena passato da un privato al pubblico”. Da dimenticare invece quella tappa in Arkansas, quasi un fuori programma. “Era un campo nel cortile della casa di un contadino o della sua fattoria” ricordano oggi.
Jim gioca 13 di handicap, Emily 25. Il loro handicap è provvisorio perché quando l’emergenza coronavirus sarà un ricordo i Mangams hanno intenzione di andare alla scoperta di altri campi statunitensi. “Ripartiremo dal Nebraska” hanno fatto sapere.
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