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World Cup of golf, Molinari e Manassero in Australia – Chicco: sarebbe bello vincere con Matteo

Italy's Matteo Manassero competes in the men's individual stroke play at the Olympic Golf course during the Rio 2016 Olympic Games in Rio de Janeiro on August 11, 2016. / AFP PHOTO / Emmanuel DUNAND

Torna la World Cup of golf e tornano in coppia Francesco Molinari e Matteo Manassero. I due  difendono i colori azzurri nella 58ª edizione della ISPS Handa World Cup of Golf (24-27 novembre) in programma al Kingston Heath GC di Melbourne. Campioni uscenti proprio i padroni di casa, Adam Scott e Jason Day. Dei due in campo stavolta Scott (con Marc Leishman) perché Jason Day è infortunato. Nella prima giornata gli azzurri giocheranno insieme all’Inghilterra. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari.

PALM BEACH GARDENS (Usa)  Adam Scott sbaglia un putt “facile” alla 17 nell’Honda Classic (febbraio 2016, Foto Afp)

Francesco Molinari, che nel 2009 ha vinto la World Cup of Golf insieme al fratello Edoardo, è alla settima presenza consecutiva. Per la seconda volta di fila avrà per compagno Manassero.

Nel 2013 l’Italia si è classificata ventesima e Chicco è terminato ottavo nella classifica individuale. Si giocò con la vecchia formula Canada Cup (somma degli score medal) e fu riproposta la gara l’individuale, abbandonata dal 2000. Adesso si ritornerà alle formule foursomes, nella prima e terza giornata, e fourballs, nella seconda e nella quarta.

SHANGAI Hideki Matsuyama celebrato per la vittoria nel World Golf Championships-HSBC Champions (Ottobre 2016, Foto Afp)

Nell’albo d’oro 24 successi degli Stati Uniti, cinque di Australia e Sudafrica e quattro della Spagna. L’Italia, oltre alla vittoria del 2009, ha ottenuto il secondo posto con Costantino Rocca e Massimo Florioli in Nuova Zelanda (1998).

I FAVORITI – In pole position non ci sono i padroni di casa. Sulla carta i più forti sono gli americani Rickie Fowler e Jimmy Walker (anche se gli americani avrebbero potuto schierare almeno cinque/sei coppie migliori), quindi la Svezia (Alex Noren-David Lingmerth).

Graeme McDowell

A seguire il Giappone (Hideki Matsuyama-Ryo Ishikawa), la Thailandia (Thongchai Jaidee-Kiradech Aphibarnrat), la Corea (Byeong Hun An-K.T. Kim) e l’Irlanda (Graeme McDowell-Shane Lowry). Outsider il Belgio con la rivelazione Thomas Pieters e l’esperto Nicolas Colsaerts, la Spagna, con la certezza Rafael Cabrera Bello e con Jon Rahm, giovane di prospettive. Quindi l’Inghilterra, con Chris Wood e Andy Sullivan, e la Francia dove Victor ha voluto per compagno il neo pro Romain Langasque lasciando una bel po’ di perplessità in patria.

In questo contesto l’Italia ha ottime possibilità di recitare un ruolo importante. Francesco Molinari ha confermato a Dubai di essere in splendida condizione. Matteo Manassero, in crescita anche a dispetto di qualche sbavatura, si integra perfettamente con lui. Dettaglio, questo, essenziale specie nelle due frazioni foursomes.

PARLA CHICCO MOLINARI – “La World Cup è un grande torneo, completamente diverso da quelli che disputiamo abitualmente e per questo ancora più stimolante. Il successo del 2009 con mio fratello Edoardo fu fantastico e al tempo stesso un po’ inaspettato. Sarebbe stupendo tornare a vincere con un nuovo compagno. Matteo sta attraversando un buon momento di forma. Sono sicuro che in campo ci completeremo bene, soprattutto nei foursomes. La sua abilità nel gioco corto sarà una risorsa preziosa”.

PARLA MATTEO – “Sin da quando ero bambino ho sempre sperato di poter giocare per i colori italiani. Ho già disputato nel 2013 la World Cup of golf con Francesco. Credo sia il partner ideale per i foursomes e i fourballs. Sai di poter contare su di lui in ogni situazione. Vincere il mondiale sarebbe un risultato strepitoso per tutta la nazione. Per me varrebbe quasi quanto un major”.

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