Sergio Garcia, ossia El Nino di soprannome e – secondo Brooks Koepka – di fatto. Per lo statunitense lo spagnolo si “comporta da bambino” ed è giunta “l’ora che cresca”. Niente giri di parole per esprimere il suo sentimento dopo il doppio pasticciaccio brutto combinato dallo spagnolo nel secondo e nel terzo giro del Saudi International, gara dal ricco ingaggio in Arabia Saudita.
Ricapitoliamo velocemente. Sul 18 buche del Royal Greens a King Abdullah Economic City, Sergio Garcia venerdì ha perso la testa dopo essere uscito da un bunker a suo dire rastrellato male (il video che circola in rete è eloquente).
Sabato lo spagnolo ha volontariamente danneggiato due green (ma c’è che giura che siano cinque). Per la seconda intemperanza il 39enne Masters Champion 2017 è stato squalificato, avendo violato la norma 1.2a delle nuove regole del golf. Testimoni oculari dicono che abbia volutamente trascinato la suola della scarpa in green e non abbia riparato un divot “notevole”.
Sergio Garcia’s meltdown in a Royal Greens bunker a day prior to his disqualification for vandalism work on five greens. Story by @SkySportsGolf fills in details. Translations welcomed! https://t.co/UoGmPtTOz4 pic.twitter.com/dQMDN7y2PC
— Geoff Shackelford (@GeoffShac) 4 febbraio 2019
Brooks Koepka non le manda a dire…
Dall’alto dei suoi tre major vinti in due anni, Brooks Koepka ha rimproverato il collega durante il podcast Playing Through. “Non c’è nulla da lamentarsi, – dice l’americano con un passato al numero uno del ranking – tutti devono avere la stessa possibilità di giocare sullo stesso campo. Non sempre si è in giornata ma non ho visto nessuno fare una cosa simile. Voglio dire, ormai hai 40 anni, alla fine devi crescere”. In Arabia proprio Brooks Koepka era tra i più attesi ma non ha brillato, chiudendo in 57esima posizione la gara vinta da Dustin Johnson.
“È frustrante vedere un giocatore che si comporta in quel modo – ha dichiarato Brooks Koepka – perché significa mancare di rispetto a tutti. Comportarsi come un bambino non va bene. Non dà il buon esempio con il pubblico e non rispetta i suoi colleghi”.
Sergio Garcia, troppe pressioni e adesso la Ryder ?
Cosa sarà mai passato nella mente di Sergio Garcia venerdì e sabato? C’è chi la butta lì: stress per la mancanza di risultati e troppe pressioni. Nel giro di dodici mesi El Nino ha vinto ad Augusta, si è sposato ed è diventato padre. In campo pochi acuti, con il clamoroso taglio al Masters 2018 e una sequela di brutte prestazioni eccezion fatta per la Ryder Cup vinta a Parigi (e giocata grazie a una wild card).
Già, la Ryder Cup: Sergio Garcia è il giocatore con il record di punti conquistati. Ne ha messi in cascina ben 25,5 per l’Europa, mezzo in più di Nick Faldo. La domanda sorge quasi spontanea: un giocatore che perde la testa così sarà ancora convocabile per la Ryder Cup dell’anno prossimo a Whistling Straits nel Wisconsin?
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