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Rahm e Garcia felici e vincenti: furie rosse del golf spagnolo

Il golf è sempre più spaniard, per dirla all’inglese: nel giro di poche ore ma a migliaia di chilometri di distanza due spagnoli hanno vinto i rispettivi tornei sul PGA Tour e sull’Asian Tour. Jon Rahm ha trionfato al CareerBuilder Challenge, arrivando al secondo posto nel World Ranking. Sergio Garcia ha vinto il Singapore Open. Chiaro chi conta nel golf dopo statunitensi e britannici?

Jon Rahm

LA QUINTA (California) Jon Rahm incredulo per il suo putt (vincente) alla quarta buca di play off (Foto Afp)

Rahm ha superato Jordan Spieth nel ranking grazie alla sua seconda affermazione sul PGA. In California è stata una vittoria sofferta, arrivata dopo la quarta buca di playoff con lo statunitense Andrew Landry.

Adesso nell’ordine di merito, davanti a lui c’è solo Dustin Jonhson mentre nella classifica per la FedEx Cup lo spagnolo è sempre secondo ma dietro Patton Kizzire. Belle soddisfazioni per un giocatore di soli 23 anni che ha messo piede nel golf professionistico nel giugno 2016. All’epoca entrò da rookie in posizione 776. Meno di due anni dopo è già una stella affermata del circuito.

Quale il suo segreto? Forza, testa e un discreto controllo della sua esuberanza. E della sua agenda: Rahm non gioca sempre e ovunque. Decide dove e quando, una scelta che al momento paga. In un anno ha vinto quattro volte: oltre che sul PGA lo spagnolo ha trionfato al Dubai Duty Free Irish Open e al DP World Tour Championship. Nella sola scorsa stagione Jon ha chiuso dodici volte nei top ten. A Torrey Pines giovedì ci sarà anche lui, oltre a Tiger Woods. Per Rahm sarà la prima volta da defending champion in carriera.

Sergio Garcia, cosa chiedere di più?

SINGAPORE Un altro trofeo per Sergio Garcia (foto Afp / Paul Lakatos / Asian Tour)

Di Sergio Garcia c’è poco da scrivere che non sia già stato narrato. Un campione di lungo corso (classe 1980) che si è realizzato vincendo l’Augusta Masters 2017. Poi le nozze, la vittoria a Valderrama e presto un figlio. Quella al Singapore Open è una vittoria non da prima pagina ma in ogni caso pesante e positiva. “Non potevo desiderare – ha detto a fine quarto giro – un inizio di 2018 migliore. Sono davvero entusiasta”.

Sul percorso del Sentosa Golf Club, Garcia ha chiuso in 270 (-14) colpi davanti al giapponese Satoshi Kodaira e al sudafricano Shaun Norris.

Diversamente dal connazionale, il “Nino” Garcia non giocherà a Torrey Pines. Lui andrà all’Omega Dubai Desert Classic (25-28 gennaio). Come il connazionale, dovrà difendere il titolo conquistato nel 2017.

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