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Ryder Cup, arrivano 40 milioni di euro da Infront – Malagò: “In Italia pratiche di autolesionismo”

Due firme in due giorni per avvicinarsi alla Ryder Cup di Roma 2022. Dopo la fidejussione annunciata dal governo, la Federazione ha firmato l’intesa con Infront. Il gruppo di marketing sportivo verserà nelle casse federali 40 milioni di euro in 11 anni e una revenue sharing per la parte dei ricavi superiore al minimo garantito. La copertura si snoda in un arco temporale lunghissimo: da qui al 2028 il progetto Ryder Cup 2022 prevede 129 eventi complessivi sotto l’egida Infront. Si tratta di 11 Open d’Italia, 88 gare dell’Italian Pro Tour e trenta eventi del percorso Road to Roma 2022.

Luigi De Siervo (Infront), Franco Chimenti, Gianpaolo Montali

Chimenti, tirato un lunghissimo sospiro di sollievo per la fidejussione, gongola e guarda avanti. “Il futuro del golf italiano sarà radioso – ha detto al Foro Italico, al margine della firma -. Stiamo costruendo un ponte per il golf futuro che non avrà precedenti in Italia”.

Il presidente federale non nasconde la fatica fatta per arrivare alla certezza di organizzare a Roma la Ryder Cup, paragonandola “a un’arrampicata quasi impossibile”. Chimenti ha inoltre sottolineato che “il restyling del Marco Simone sarà a carico della famiglia Biagiotti. Non ci saranno stanziamenti di denaro pubblico”.

Ryder Cup, Malagò: chi oggi è contrario non conosce i numeri

Più da politico (quale in fondo è) l’intervento di Giovanni Malagò in merito alla telenovela  e alle polemiche. “Oggi il Paese fa una fatica enorme non a fare le cose impossibili ma per realizzare quelle che, di fatto, sono state già rese possibili. C’è una dinamica di autolesionismo e complicazioni spesso inaspettate e insospettabili“.

Lo sfogo prosegue: “Il governo è stato di parola. Ora c’è da rimboccarsi le maniche per costruire un grande evento per tutto lo sport. Chi oggi è contrario è perché non vuole riconoscere i numeri che lo accompagnano. Se poi nella vita non si crede ai numeri allora ditemi a cosa credere? I numeri non sono mai stati messi in discussione”.

Le golf car sono quasi pronte per la Ryder Cup 2022 a Roma

Ryder Cup, Montali: campi pubblici e campi pratica in zone dismesse

Evidentemente soddisfatto Gian Paolo Montali, ormai “uomo-macchina” del golf nazionale. “Vogliamo raggiungere obiettivi ambiziosi per lo sviluppo del golf con ricadute socio-culturali, sportive ed economiche. Daremo vita a molti eventi, fra i quali gli Open Days, per dimostrare che il golf è uno sport accessibile a tutti. Cercheremo di favorire iniziative finalizzate alla creazione di campi pubblici e campi pratica in zone dismesse. Puntiamo alla visibilità degli Open con i grandi campioni. Visibilità anche tramite l’Italian Pro Tour in tutta la nazione, da nord a sud. Il Progetto “Impegnati nel verde” continuerà a rafforzare il connubio indissolubile con l’ambiente. Ci sarà il supporto scientifico delle università per promuovere il messaggio che il golf fa bene alla salute e allunga la vita, come dimostrato da autorevoli studi medici.

Matteo Manassero all’Open d’Italia (Foto Scaccini)

Per i giovani, abbiamo già lanciato un project work in ambito universitario con gli studenti del Sole 24 Ore Business School. Relativamente al turismo golfistico, possiamo contare sul supporto dell’ENIT, che ha compreso pienamente la forza attrattiva del nostro sport”.

Ryder Cup e Infront, “attireremo brand internazionali”

In casa Infront si guarda già avanti. “La partnership – ha dichiarato Luigi De Siervo, a.d. di Infront Italy – rappresenta un cambio di passo importante per Infront, specialmente in Italia, Accordi di grande respiro temporale possono consentirci di lavorare con tranquillità. Così si potrà incidere in maniera significativa sulla trasformazione di questo sport, compreso l’ampliamento della base dei praticanti. I benefici saranno rilevanti anche nella capacità di attrarre brand internazionali di alto profilo e nella promozione del nostro Paese”.


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