Trentun anni dopo un giocatore di golf spagnolo di nuovo in vetta al World Ranking: oggi Jon Rahm è il numero uno al mondo. Prima di lui solo la leggenda: l’unico iberico a salire in vetta alla classifica infatti è stato Severiano Ballesteros.
Per raggiungere l’olimpo del golf Jon Rahm ha scelto la via più semplice, ossia vincere. Lo spagnolo ha infatti dominato il Memorial Tournament, gara del PGA Tour giocata al Muirfield Village Golf Course (par 72), a Dublin (Ohio). Rahm ha chiuso da leader, con tre colpi di vantaggio sull’amico Ryan Palmer.
Due colpi di penalità
Nemmeno due colpi di penalità hanno potuto fermare la sua marcia trionfale verso il titolo e il primo posto nel World Ranking.
Jon Rahm was assessed a two-stroke penalty for a violation of Rule 9.4 after a ball at rest moved.
His score on the par-3 16th has been adjusted from a 2 to a 4. pic.twitter.com/HWbIN2woTr
— PGA TOUR (@PGATOUR) July 20, 2020
Alla buca 16 (par 3), nel quarto giro, Rahm è infatti passato da un birdie a un bogey. Lo spagnolo ha imbucato dal rough con un colpo da manuale del golf: purtroppo per lui mentre prendeva l’address la pallina si è mossa. Un movimento minimo, visibile solo in tv. In base alla regola 9.4 Rahm ha inavvertitamente mosso la pallina senza ripiazzarla e si è preso due colpi di penalità.
A fine gara, Rahm ha ammesso di non essersi accorto dell’infrazione e non l’ha minimamente contestata.
Chi è Jon Rahm
Nato a Barrika, il 25enne Jon Rahm Rodriguez ha oggi in bacheca quattro titoli sul PGA Tour, sei sull’European Tour e una Ryder Cup vinta (Parigi 2018). E’ considerato un giocatore dalla forte personalità e lo ha dimostrato anche fuori dal green. Recentemente si è schierato in prima persona dopo l’omicidio di George Floyd e in piena pandemia aveva invitato tutti a restare in casa per evitare contagio.
E’ il decimo giocatore europeo a conquistare la vetta nel World Ranking. A 25 anni, otto mesi e nove giorni è il quinto atleta più giovane a salire in vetta. Meglio di lui hanno fatto solo Tiger Woods (21 anni e 6 mesi), Jordan Spieth (22 anni e 1 mese), Rory McIlroy (22 anni e 10 mesi) e Justin Thomas (25 anni e 14 giorni).
Da dilettante è stato al vertice della relativa classifica mondiale per 60 settimane, record al momento imbattuto. Prossimo obiettivo vincere un major che manca nel suo curriculum.
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