Due professionisti del golf, due voci contro ogni forma di violenza e di razzismo. Jon Rahm, numero 2 del golf mondiale e Cheyenne Woods ci mettono la faccia per George Floyd.
“Nessuno nasce odiando un’altra persona per il colore della sua pelle, per la sua storia o per la sua religione. Le persone devono imparare ad odiare e, se possono imparare ad odiare, gli può essere insegnato l’amore, anche perché l’amore arriva più facilmente al cuore umano che il suo contrario”.
Lo spagnolo Jon Rahm, numero 2 del golf mondiale, parafrasando Nelson Mandela, interviene così su Instagram sul caso del 46enne afroamericano morto soffocato dopo che un poliziotto gli ha tenuto premuto il ginocchio per sette minuti sul collo. Nel post spuntano i “like”, tra gli altri, dello statunitense Phil Mickelson e dell’azzurro
Francesco Laporta.
“Ho i brividi e la pelle d’oca a pensare a quanto successo a Floyd”. Questo il pensiero di Cheyenne Woods, proette americana. “Sono dalla parte – ha aggiunto la 29enne di Phoenix – di atleti modello come LeBron James e Stephen Curry. Loro sono il megafono di tante persone indignate, che ancora oggi devono fare i conti con vicende deplorevoli”.
“Quel sabato in cui giocai a golf a Piacenza con un americano di nome… Jeff Bezos”
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