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Errori nel golf da evitare: ecco i più comuni

Capita a tutti di ripetere sempre gli stessi errori nel golf. Quando la pallina va a sinistra ce la prendiamo con la parte alta del nostro corpo. Quando va destra la colpa se la prende la faccia del bastone. Ogni volta giuriamo a noi stessi di aver capito l’errore e promettiamo di non ripeterlo più. Eppure…

Ecco un elenco semiserio di errori comuni commessi da noi amateur. Sarebbe bello integrarlo con la tua esperienza. Per farlo basta lasciare un commento in fondo al post oppure inviare un mail cliccando qua

Errore nel golf numero uno: non divertirsi

Non è per niente scontato, credetemi. Troppi di noi, a prescindere dal livello del proprio gioco, vanno in campo con un chiodo fisso chiamato score. Fare score sembra essere la cosa più importante che ci sia al mondo. Se ci pensate un momento (mi raccomando: pensatelo ma lontano da un tee di partenza) capirete che non è per forza così. Spesso tutti ci dimentichiamo di quanto sia bello questo sport. E’ un modo meraviglioso per immergersi nel verde della natura, fare esercizio fisico e godere di panorami indimenticabili. E’ una sfida contro noi stessi. Non si gioca contro nessuno e non c’è il Var. Non dobbiamo vincolare la nostra giornata o il nostro umore a una palla che sborda o che rotola lenta in un ostacolo d’acqua.

Dice il saggio: i problemi sono altri, non marcare un bogey in più.

Colpire la pallina con la forza brutta


Quasi nessuno di noi è nato Bryson DeChambeau e non possiamo pensare di picchiare, picchiare e ancora picchiare quella povera pallina. Se diventa brutta la forza bruta non ha senso: colpire violentemente la pallina non equivale per forza a farla andare più lontano. La flappa (o la rattonata) è dietro l’angolo. A volta per dargli sempre più forte modifichiamo il nostro swing, rovinandolo.

Dice il saggio: chi colpisce piano va sano e lontano.

Non allenare il gioco corto

“Drive for show, putt for dough”. Lo sappiamo tutti. Eppure in campo pratica ci andiamo abbastanza di rado mentre del putting green abbiamo addirittura un lontano ricordo. Tutti sempre concentrati sul far volare la pallina per decine di metri e mai su come farle percorrere decine di centimetri vicino alla buca. Chipping, pitching e putting dovrebbe essere un mantra per un amateur, invece si dedica loro solo gli ultimi minuti prima della gara..

Dice il saggio: un approccio sbagliato o un putt “facile” mancato sullo score pesano quanto un drive corto.

Usare i bastoni fuori misura

Questione di feeling, solo di feeling: gli attrezzi del mestiere sono importanti. Decisivo può essere il lavoro del maestro (almeno UN maestro in vita tua devi averlo avuto) che, in base alle tue caratteristiche e al tuo livello, ti metterà in mano legni e bastoni adeguati. Non aver paura di provare attrezzatura nuova: sia quella a disposizione in clubhouse che quella proposta nei vari fitting.

Dice il saggio: di errori nel golf se ne fanno tanti, cerca almeno di farli coi bastoni giusti.

Grip e/o stance sbagliati

A volte le proviamo tutte senza capire perché la pallina continui ad andare dove non vogliamo. La combinazione grip, stance, testa bassa e distanza dalla pallina dovrebbe essere acquisita: eppure il minimo cambiamento di uno di questi fattori crea dubbi esistenziali a tutto il nostro swing comprese certezze e autostima giornaliera. Anche qui molto importante il ruolo del maestro che vede (gli errori nel golf) e provvede.

Dice il saggio: tra i tutorial online e mezz’ora in campo col maestro sai già cosa scegliere.

Considerare il tee come un blocco psicologico

Nel golf nulla accade per caso. A partire dall’area di partenza. Sembrerà banale ma non lo è per niente: il pensiero si presentarsi sul tee di partenza davanti ad altri golfisti più far scattare diversi meccanismi psicologici. La tensione e la voglia di strafare per primi. Anche per questo un dettaglio come l’altezza del tee può risultare decisiva. Quell’altezza è capace di influire inconsciamente sul nostro stance. E se cambia lo stance cambia lo swing. Se cambia lo swing la pallina vola libera dove più le pare e piace e noi perdiamo il sorriso nel giocare a golf.

Allo stesso modo, soprattutto chi è alto di handicap deve mettersi in testa che giocare dai battitori verdi non è un disonore.

Memorizzare tutte (ma proprio tutte) le regole

Le regole del golf devono essere conosciute e usate bene da ogni giocatore. Per iniziare ogni golfista deve averne ben in testa alcune fondamentali come la differenza tra fuori limite e ostacolo d’acqua, quando e come si droppa, il rispetto del campo (dal riparare i pitch mark in su) e delle persone (mai vergognarsi di urlare fore). Il resto delle regole – sottolineo: egualmente importante – verrà dopo. Prima impariamo la velocità di gioco, poi cosa fare se la pallina si conficca in un albero.

Dice il saggio: per tutto le regole del mondo c’è il referee e l’app di R&A.


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