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La Corea del Nord nuova golf destination: “Venite a giocare da noi”

La locandina dell'ultimo Amateur Golf Open in Corea del Nord
La locandina dell’ultimo Amateur Golf Open in Corea del Nord

Si apre una nuova frontiera nel turismo del golf. Una di quelle mete che nessun tour operator ha ancora messo in catalogo. La nuova golf destination si chiama Pyongyang. Esatto: la Corea del Nord ha lanciato un invito internazionale a tutti i golfisti: “Venite a giocare il nostro open”.

L’apertura arriva online da un sito governativo legato direttamente al ministero del Turismo nordcoreano. “Il percorso di Pyongyang ospita una gara per dilettanti ogni primavera e ogni autunno – si legge sul post -. Vi possono prendere parte anche golfisti stranieri in modo da sviluppare rapporti di amicizia con i golfisti dilettanti nordcoreani”.

La Corea del Nord è ancora una sorta di grandissima enclave. E’ uno dei Paesi più chiusi al mondo non solo a livello di turismo ma anche a livello di rapporti internazionali. Il muro è diventato ancora più alto con il Covid, viste le restrizioni molto severe dall’inizio del 2020 ma ci sono segnali crescenti che il regime potrebbe allentare i controlli alle frontiere. E anche il golf adesso può diventare il lasciapassare per mettere piede nel Paese.

Ma non è solo lo spirito decoubertiano a muovere Pyongyang.  Secondo An Chan-Il, un disertore diventato ricercatore che dirige il World Institute for North Korea Studies, la Corea del Nord “ha reso il golf un mezzo importante per ottenere valuta estera”. Capita l’antifona? E per attirare nuovi golfisti è stato inaugurato un “dipartimento del golf” in un’università  sportiva della capitale.

In Corea del Nord uno dei campi più pericolosi

Pyongyang Golf Course

Certo che, emergenza coronavirus a parte, giocare a golf in Corea del Nord non è da tutti. L’unico percorso si chiama Pyongyang Golf Course, un par 72 costruito negli Anni Ottanta. Il campo è classificato tra i nove più pericolosi sulla faccia della Terra.

E – un po’ come accadde per Castro a Cuba – anche questo campo passa alla storia per le epica gesta del leader. Correva l’anno 1994 quando il 52enne leader Kim Jong-il girò in 38 colpi totali, in virtù di ben 11 hole-in-one, ossia buche chiuse in un solo colpo. Per chi non mastica di golf: ci sono giocatori che in decenni non riescono mai a imbucare al volo e chi come Kim Jong-il ci riusci’ ben 11 volte in un giorno…

Guai a scherzare con Pyongyang

Morgan Ruig e Evan Shay 


Come scrivevamo nel 2016 la gara che adesso la Corea del Nord vuole aprire a tutto il mondo è stata anche un boomerang.

All’epoca due australiani si iscrissero al Democratic Peoples Republic of Korea Amateur Open fingendosi famosi professionisti salvo poi venire insultati anche dal caddie che li accompagnò in campo. La storia, non del tutto chiara, fece il giro del mondo. Morgan Ruig e Evan Shay ebbero il loro momento di celebrità anche senza tornare a Pyongyang a scusarsi, come chiesero a suo tempo le autorità.


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