Quello che si apre domani mattina sarà un Open d’Italia di golf all’insegna della ricerca di un posto al sole. Al Marco Simone di Guidonia Montecelio fino a domenica pomeriggio tutti sgomiteranno per cogliere quell’attimo che fa svoltare non solo una stagione ma anche una carriera.
di Sauro Legramandi
Un posto al sole della Ryder Cup è sicuramente quello che ti cambia per sempre la carriera. E’ il più ambito di tutti. Fra quattro mesi e spiccioli proprio su questi green si giocherà l’unica sfida al mondo che vede l’Europa unirsi sotto un unico vessillo. Team Europe sarà chiamato a vendere – sportivamente parlando – cara la pelle ai dodici colleghi di Team Usa, campioni in carica e ancora ebbri della facile vittoria di due anni fa (a Whistling Straits non ci fu storia).
In questo caso il sole si chiama Luke Donald, a Guidonia Montecelio nel duplice ruolo di capitano di Team Europe e di giocatore. A Donald spetterà il compito di completare con le wild card la squadra europea partorita dalle classifiche di merito.
L’inglese guarderà (e soprattutto parlerà con tutti) quei professionisti che cullano il sogno di entrare nella selezione europea. A settembre l’Europa potrà contare certamente su mostri sacri come Rahm (numero uno al mondo) e McIlroy ma anche su certezze come Fitzpatrick, Hatton e Hovland. Chances di entrare in squadra le nutrono Fleetwood, Rose, Lowry, Power e il campione uscente di Roma, Robert MacIntyre.
Il resto è un turbinio di aspiranti giocatori di Ryder Cup, almeno una dozzina. Parecchi sono nel field romano e loro giocheranno una sfida nella sfida. I nomi li conosciamo tutti. Sulla carta si giocano un posto Adrian Meronk (oggi numero 63 al mondo), Victor Perez (66), Adrian Otaegui (96), Thornbiorn Olesen (98), Jordan Smith (99), Jorge Campillo (137), Antoine Rozner (138), Marcel Siem (277). E ancora i gemelli Hojgaard (Rasmus numero 115, Nicolai 121) e Yannick Paul (n. 104).
A tenerli d’occhio direttamente in campo ci sarà lo staff al completo di Donald. Al Marco Simone giocheranno infatti Molinari, Bjorn e Colsaerts.
Un posto al sole italiano
E’ quello che sognano i 16 giocatori azzurri nel field dell’Open d’Italia di golf 2023. Su tutti Guido Migliozzi (tre vittorie sul tour europeo, oggi numero 191 al mondo), unico nel giro dei potenziali giocatori di Ryder Cup (e tutti sanno quanto sarebbe importante avere un italiano… in Italia). Il vicentino a caccia di continuità ha ben figurato di recente in Corea.
Poi ci sono i romani di Roma: Renato Paratore (due vittorie sul Tour, oggi n.433) e Filippo Celli che l’anno scorso qua debuttò con i professionisti. Sgomitano per riavere la carta piena sul Dp World Tour Francesco Laporta (n.390) e Lorenzo Gagli (n.1107). Completano il team italiano Andrea Romano, Aron Zemmer, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Filippo Celli, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto, Andrea Saracino e l’espertissimo Emanuele Canonica (vincitore nel 2005 del Johnnie Walker Championship). Due i dilettanti: Pietro Bovari e Marco Florioli, campioni del mondo a squadre con Celli nel 2022.
Non ci sarà Francesco Molinari (135). Il più vincente degli italiani resta in America per disputare il Wells Fargo Championship (anche lì in palio tanti punticini per la Ryder Cup e soprattutto venti milioni di dollari).
Test anche per l’organizzazione
Estendendo gli orizzonti, un posto al sole lo cerca anche la macchina organizzativa di Federgolf e non solo. Lampante che da domani a domenica si faranno le prove generali della sfida di settembre. La viabilità è a buon punto, le tribune per accogliere migliaia di spettatori sono lì da vedersi, il villaggio commerciale verrà testato all’occorrenza. Sono certo che il Marco Simone farà la sua bella figura.
L’Open d’Italia di golf è all’edizione numero 80. Si tratta del 19esimo torneo stagionale del DP World Tour, (esclusi major e WGC) il primo che si svolge in Europa. Il torneo si giocherà sulla distanza di 72 buche con i primi 65 giocatori che venerdì resteranno a Roma per drivare anche sabato e domenica.
Il montepremi sarà di 3.250.000 dollari, di cui 552.500 andranno al vincitore. Chiunque esso sia, un posto al sole lui l’avrà di certo.