“Ogni volta che sento quelle due parole, mi vengono i brividi. Ho la pelle d’oca anche ora”. La confessione arriva da Nicolas Colsaerts, fresco di nomina a terzo vice-capitano di Ryder Cup a Roma 2023. Il belga rappresenta una certezza a livello di esperienza e di carisma.
Il 40enne di Schaerbeek è nella storia del golf mondiale per essere stato uno dei protagonisti della Ryder Cup 2012, meglio nota come il “miracolo di Medinah”. All’epoca, Nicolas fu chiamato da Olazabal con una wild card. In campo al fianco di Lee Westwood diede il via a uno show memorabile nel match di doppio fourballs del venerdì pomeriggio. I due vinsero (per 1 up) su Tiger Woods e Steve Stricker. Al debutto nella competizione sognata da una vita, realizzò otto birdie e un eagle.
“Quando penso a quello che mi aspetta faccio un viaggio all’indietro di dieci anni. Vado alla cerimonia di apertura, alla prima gara a Medinah, allo spogliatoio – ricorda Colsaerts al quotidiano francese l’Equipe -. Il senso di appartenenza a quella cosa incredibile è molto, molto forte.”
Professionista dal 2000, nel palmares Nicolas Colsaerts vanta tre successi sul DP World Tour di cui due arrivati nel 2011 (rispettivamente al Volvo China Open e al Volvo World Match Play Championship). Nel 2019 l’ultima affermazione sul circuito (Amundi Open de France). Ma in bacheca annovera, tra gli altri, due exploit sul Challenge Tour e uno sull’Alps Tour.
Nicolas Colsaerts: “Portare il caffè?
Se lo chiede Luke Donald…”
“Fin da giovanissimo, quando uno inizia a fare sport, la prima cosa che ti viene detta e insegnata è che l’importante sia partecipare. E’ tutto verissimo – prosegue Nicolas Colsaerts – così com’è vero che quando indossi i colori europei e giochi una Ryder Cup, non vuoi fare altro che vincere. E questo è quello che proveremo a fare a Roma. Il mio ruolo è complicato perché le decisioni vengono prese dal capitano di Ryder Cup. Mi può semplicemente venire chiesto di consegnare un caffè al tee della 12. Non sono sicuro dell’entità delle mie responsabilità. Ma in ogni caso, una cosa certa: qualsiasi cosa mi verrà chiesto di fare io la farò”.
E poi un pensiero a Luke Donald che dopo Bjorn e Molinari ha puntato su di lui per la sfida dei due mondi al “Marco Simone”. “Il capitano ha giocato e vissuto a lungo in America e sono rimasto impressionato nel vedere fino a che punto Donald scavi nel ranking per chiedermi conto di giocatori europei che non conosce. C’è un problema generazionale, con tanti giovani. Lui vuole conoscere tutto di tutti”
Poco ma chiare le parole del capitano di Ryder Cup Europe. “A dire il vero, Colsaerts era nei miei pensieri già da due mesi. Insieme abbiamo giocato a Medinah e in quell’occasione ho visto cosa significasse per lui la Ryder Cup.
La Ryder Cup è in programma il prossimo anno (dal 29 settembre al 1° ottobre) a Guidonia Montecelio.