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Guido Migliozzi al primo Masters: “Mi godrò ogni istante”

Guido Migliozzi
AUGUSTA, Guido Migliozzi (foto di Andrew Redington / Getty Images via AFP)

Il primo Masters non si scorda mai. E se il debutto ad Augusta coincide con la prima volta in gara con Tiger Woods c’è stare quasi certi che Guido Migliozzi dormirà poco in Georgia.

Il 25enne di Vicenza gioca da oggi all’Augusta National con Francesco Molinari e altri tra i novanta professionisti più forti al mondo. Lo fa con il suo idolo Tiger Woods. “E’ un sogno che si realizza, un’emozione unica. Fin da piccolissimo – ha detto Migliozzi all’agenzia di stampa Ansa – desideravo giocare questo torneo. E la circostanza capita proprio in occasione del ritorno di Woods, punto di riferimento per tutti i golfisti. Darò il massimo e mi godrò ogni istante”.

Guido, miglior azzurro nel world ranking, ha provato il campo al fianco di Francesco Molinari e María Olazábal, due che di Masters se ne intendono. Il torinese lo ha già giocato dieci volte e nel 2019 ha sfiorato di vincerlo (il titolo andò a Tiger Woods). Lo spagnolo il Masters lo ha conquistato due volte, nel 1994 e nel 1999. “E’ stata un’occasione per prendere più informazioni possibili e conoscere segreti e insidie del campo”. Ha “rubato” con gli occhi, Migliozzi. “Ho commentato con loro ogni buca, guardato come si posizionavano e tiravano”. Poi, sull’Amen Corner (il trittico delle buche 11, 12 e 13 dell’Augusta National), lì dove si decide il torneo. “Sono buche davvero difficili e molto dipende anche dalle condizioni del vento e da come sono posizionate le bandiere. Lì la pressione si sente”.

Migliozzi in team con Higgo e Couples

Di Major Migliozzi ne ha giocati due, entrambi nel 2021. Al debutto in un evento del Grande Slam, chiuse quarto allo US Open (prima del 78esimo posto al The Open). Risultato che gli ha permesso di essere ora ad Augusta. “Qua ora la presenza di Woods si sente eccome, con il pubblico già in delirio. Non ho mai giocato un torneo con lui. La circostanza è speciale” sottolinea. Come un amateur qualsiasi al suo ritorno, si porterà a casa una bandiera del Masters, “come ricordo di una esperienza unica”.

Nei primi due round, avrà al suo fianco il sudafricano Garrick Higgo e lo statunitense Fred Couples (ex numero 1 al mondo).

Migliozzi sembra aver risolto i problemi fisici (un infortunio al polso ne ha condizionato il rendimento nell’ultimo periodo). “Sto bene – assicura – e lavoro sodo per tornare al top e ritrovare il mio gioco. Quando le cose vanno bene è facile essere forti mentalmente, mentre quando si mettono male è più difficile. Mi sto concentrando sull’aspetto tecnico e sono fiducioso”.

AUGUSTA, Guido Migliozzi (Foto di Andrew Redington / Getty Images via AFP)

E dopo l’esperienza ad Magnolia Lane il pensiero corre lontano. Dopo aver sfiorato la qualificazione nel 2021, Migliozzi nel 2023 vuole far parte del team Europe di Henrik Stenson alla Ryder Cup al Marco Simone di Guidonia Montecelio. “Caspita se ci penso – ammette Migliozzi – la Ryder è un obiettivo. Stenson è un capitano importante, ha carisma esperienza. Da lui tutti i aspettano grandi cose e io a Roma vorrei davvero esserci”.

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