“Mi rivedrete sul PGA Tour, ma non so ancora quando”. Tiger Woods a margine del Genesis Invitational, torneo di cui è stato ambasciatore, ha ribadito che tornerà a giocare.
Big Cat non ha però indicato una data certa.
“Mi state martellando – la risposta del californiano alle domande dei giornalisti americani presenti in California – ma ho ancora molto lavoro da fare. Sono in grado di colpire palline da golf ma non so quale livello potrò raggiungere“. Al The Masters (primo Major del 2022 in programma dal 7 al 10 aprile), il campionissimo del green parteciperà alla cena dei campioni. Ma sarà davvero difficile vederlo in campo in Georgia.
Niemann concede il bis, Molinari 55esimo
La gara è stata dominata da Joaquin Niemann che, con un totale di 265 colpi (63 63 68 71, -19), vince il il suo secondo torneo sul PGA (ventinove mesi la prima volta al The Greenbrier). Il cileno, alla 101esima apparizione sul circuito, ha superato gli americani Collin Morikawa e Cameron Young, entrambi secondi con 267 (-17). A Pacific Palisades, finale positivo per Francesco Molinari. Nell’ultimo giro il piemontese è passato dalla 72esima alla 55esima posizione grazie a un parziale finale chiuso in 68 (-3), su un totale di 282 (70 70 74 68, -2). Cinque birdie e due bogey al Riviera Country Club (par 71), circolo di cui è diventato membro dopo il suo trasferimento a Los Angeles.
Tra i big, 21esimo con 277 colpi Jon Rahm, leader del world ranking.
Niemann è diventato il secondo più giovane campione del Genesis Invitational dopo Harry Cooper (sua la competizione nel 1926). Per lui anche un assegno di 2.160.000 dollari (su un montepremi complessivo di 12.000.000). Niemann passa così dalla 32esima alla ventesima posizione nel world ranking e dalla 53esima alla settima nella FedEx Cup.