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Extra Day Scores, via libera in deroga fino agli hcp 4,5

Arriva la tanto attesa nota esplicativa dell’Extra Day Scores che, verosimilmente dai prossimi giorni, spingerà tutti gli amateur in campo a sfidare il proprio handicap.


In una lettera firmata “Comitato Handicap e Course Rating” e “Commissione Gare e Regolamenti” si mettono nero su bianco i contorni del metodo per modificare il proprio handicap.

Nella missiva si legge che

“la Federazione ha ritenuto opportuno apportare una deroga temporanea alla Normativa EGA Handicap vigente in Italia (che prevede l’EDS solamente per i giocatori con EGA hcp da 37 a 54) , consentendo, in via eccezionale e fino al prossimo 14 giugno, la “validità ai fini Hcp” anche per scores EDS riportati da giocatori con EGA Hcp da 4,5 a 36,0 – in linea con quanto avviene nelle maggior parte degli altri Paesi europei.

 

Sia ben chiaro: gli Extra Day Scores non sono le gare che abbiamo giocato fino ad inizio marzo. Non sono una declinazione delle tante coppa fragola con classifiche di netto e lordo e premiazioni. Gli Eds sono bensì sfide contro il proprio handicap.

Passa dunque l’interpretazione del direttore tecnico federale, Alessandro Rogato, che lunedì aveva equiparato gli Extra Day Scores allo svolgimento dell’attività sportiva di base, previsto dall’ultimo DPCM del 17 maggio 2020.

Da sabato si torna in campo con lo scopo di migliorare il proprio handicap. Una soluzione temporanea (dovrebbe durare fino al 14 giugno) che fa felici tutti sia giocatori che circoli che dopo tre mesi di sole uscite registreranno le prime entrate concrete.

L’Extra Day Scores

E’ un modo per migliorare il proprio handicap. Ad oggi in Italia si varia il proprio handicap solo al termine di una gara di circolo.

Nel nostro Paese di gare ce ne sono tantissime: di solito se ne organizzano sempre due nel weekend e almeno una in settimana. All’estero non funziona così per una questione di cultura sportiva, di mentalità e di tradizione. Le competizioni sono così poche che per migliorare l’handicap si ricorre a un giorno extra-gara, una specie di fuori-gara-che-vale-come-una-gara.

Brutto il gioco di parole ma chiaro il concetto: il golfista Mario Rossi si sente in forma, si registra in segreteria e dice che le 18 buche che sta per giocare saranno valide per l’handicap. Va in campo con uno o più giocatori, segna i colpi con formula Stableford e, a fine giro, riconsegna lo score in segreteria. Qui il punteggio verrà registrato, poi inviato a Sysgolf che apporterà la modifica. E il nuovo handicap è servito.

Affinché l’Extra Day Score sia registrabile il giro deve essere giocato su un campo in condizioni di validità per una gara ai fini dell’handicap. Non è possibile per un giocatore riportare più di un Eds al giorno e più di dieci Eds in un anno (su 9 o 18 buche).

I dettagli sono contenuti nella Newsletter 2052 della Federazione: clicca e leggi.


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