A grande richiesta ritorna “Il golf nella testa”, rubrica della nostra mental coach Sonja Caramagno. La riflessione è di quelle dirette: cosa scatta nella tua testa quando sbagli un colpo? E, soprattutto, come controllare la nostra mente in campo?
Golf nella testa, la percezione del nostro score
di Sonja Caramagno – @SonjaCaramagno
Caro golfista, non sarei nuova se ti dicessi che il golf è un po’ come la vita. Il percorso di 18 buche spesso rispecchia il modo in cui affronti le bellezze e le difficoltà di ogni giorno.
Prova ad immaginare ogni buca come una nuova attività in cui cimentarsi, una scadenza da rispettare o una bella novità da accogliere. Qual è la tua reazione per quanto ti succede o per quanto hai deciso di far succedere? Con quali occhi osservi ciò che ti capita?
Ti faccio due esempi. Il primo: tutti abbiamo un amico che, alla prima difficoltà al lavoro o in casa, si butta giù e si lamenta perché non riuscirà mai a venirne fuori come vorrebbe. Il secondo: lo stesso amico non si cimenta in quello che desidererebbe fare perché vede solo ostacoli, difficoltà e paure.
Tornando al golf, a tutti, è spesso capitato di osservare golfisti lamentarsi dando calci alla sacca dopo un putt che ha sbordato. Oppure abbiamo visto giocatori prendersela con il ferro che in quel colpo non si è comportato come avrebbe dovuto. Oppure, peggio ancora, si sono ricoperti di improperi e insulti per una decisione tattica presa e non andata a buon fine.
Per il tuo ego “il campo ti deve qualcosa”
Cosa pensi quando sei testimone di questi comportamenti? E quando ne sei protagonista? Se ci rifletti, a guidare quei comportamenti e quelle azioni è la parte più razionale di noi, quella con il compito di controllare le pulsioni e le esigenze di una persona, ovvero l’ego.
E’ esattamente questa la via esatta per proseguire il tuo giro o per esprimere al massimo il tuo gioco? Cosa ottieni esprimendo quel comportamento? A cosa stai dando voce? Ti sarà già capitato di capire perché lo hai sperimentato, che non è la via della forza o dell’arroganza a farti ottenere le cose, ma la via è un’altra.
Il corpo è più saggio della mente
Prova pertanto ad allontanarti dal risultato. Non a dimenticarlo sia chiaro, ma a percepirlo come il frutto del tuo comportamento, del tuo gesto tecnico e della tua performance fisica. Poi apriti all’ascolto del tuo corpo, che grazie alla ripetitività del gesto tecnico, è molto più saggio della tua mente. Focalizza poi la tua attenzione sulla pallina, l’unico oggetto che di fatto ti potrà far progredire, e alla fine amplia i sensi su tutto ciò che ti circonda. E soprattutto apriti e accetta con fiducia che non tutto è direttamente sotto il tuo controllo (ambiente circostante, compagni di flight, durezza del green). E’ lì che fai la differenza.
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Cambia quindi la percezione di come si ottengono le cose e i risultati e al posto dell’ego prova a far giocare l’io più autentico e più profondo che agisce perché sente, non pretende e non giudica. In fin dei conti, il golf come la vita è ogni volta un’esperienza di crescita tecnica ma soprattutto personale.
Contatti:
email: Sonja.caramagno@gmail.com
Skype: Sonja.caramagno
Sito web: www.sonjacaramagno.com
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