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Ryder Cup, Franco Chimenti: crescono i tesserati, il golf entra a scuola e lavoriamo per i campi pubblici

Per Franco Chimenti sembra in discesa la strada verso la Ryder Cup a Roma. A tre anni del tee shot dell’edizione 2022 al “Marco Simone” il presidente federale sceglie il Corriere della Sera per fare il punto della situazione. “Prima dell’assegnazione gli iscritti erano in calo – dice Chimenti – adesso sono aumentati del 20% rispetto allo scorso anno. Siamo entrati nelle scuole, lavoriamo per aprire i circoli e costruire i campi pubblici. E i lavori al “Marco Simone” procedono benissimo. Ora c’è un accordo perfetto con il Comune di Roma e la buca cinque si chiamerà Colosseo“.

Keith Pelley e Franco Chimenti il giorno in cui firmarono l’accordo per la Ryder Cup in Italia (Foto Maiozzi/Uthopia).

Chimenti racconta come l’utopia-Ryder-Cup-in-Italia sia diventata prima sogno e poi realtà. “Cominciò tutto da Muirfield, in Scozia – spiega Chimenti – dove si stava disputando l’Open Championship 2013. Durante la cerimonia si parlava di Ryder. Era stata appena scelta la Francia per il 2018 e tutti pensavano che l’edizione 2022 se la sarebbe aggiudicata la Germania. ‘Perché non l’Italia?’, buttai lì e qualcuno si fece anche una bella risata. Eppure il Tour europeo scelse noi”.

Franco Chimenti: “Trattatemi bene Pelley, è biondo e canadese”

Come si è arrivati a Roma? Con un grosso lavoro organizzativo durato oggo, con un imponente sforzo economico e con una certa diplomazia. “Nessuno credeva in noi – prosegue Franco Chimenti – ma ero convito di potercela fare. L’European Tour aveva da poco nominato Keith Pelley come nuovo ceo. Scoprii che sarebbe stato presente alla manifestazione Sport e Fede promossa da Papa Francesco. Chiamai Giovanni Malago’ e Luca di Montezemolo in Vaticano: “Trattatemi bene Pelley. E’ biondo, alto come me e canadese” dissi loro. Nel pomeriggio lo portammo al Coni, allo Stadio dei Marmi c’era un concorso ippico. Ma un terribile nubifragio rischiò di rovinare tutto. Pelley fu comunque conquistato dalla bellezza di Roma. Così abbiamo battuto in volata non la Germania, ma la Spagna”.

Una Ryder e un Molinari in più

Francesco Molinari premiato da Franco Chimenti per la vittoria all’Open d’Italia 2017.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Oggi il golf italiano si gode un campione con la C maiuscola come Francesco Molinari. “Ha vinto tutto nel momento giusto – chiosa Chimenti -. Avevo detto che sarebbe riuscito a conquistare l’Open Championship. E ora sono convinto che diventerà il numero uno al mondo”.

Per leggere l’intervista integrale di Domenico Calcagno a Franco Chimenti clicca qua.

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