Inutile nasconderlo: nella mente di Francesco Molinari c’è un major. Il numero uno del golf italiano lo ammette a pochi giorni dal Masters di Augusta: “Sognare la green jacket non costa nulla – rivela – ma poi bisogna fare i conti con la realtà. Sto lavorando duramente per farmi trovare pronto. Questo torneo è come Wimbledon”.
E ancora: “A Wimbledon, come ad Augusta, hanno giocato e vinto da tutti i migliori di sempre. Ho dei ricordi bellissimi di quando ero solo un bambino e ammiravo i big del golf dalla televisione. Ho sempre sperato di giocarlo. Quest’anno spero di farlo da protagonista”.
Per chi non lo sapesse, Chicco ha nel palmares anche due successi in Ryder Cup (2010 e 2012). E nel 2017 ha sfiorato quella che sarebbe diventata probabilmente la più grande impresa, con un secondo posto nel PGA Championship , quarto ed ultimo major stagionale, vinto dall’americano Justin Thomas. Prima di lui solo Costantino Rocca era arrivato così in alto (accadde all’Open Championship, anno 1995). E adesso Molinari intende riprovarci. “Non ho iniziato al meglio la stagione. Devo trovare maggiore continuità nei quattro giorni di gare, commettendo meno errori ed evitando i troppi alti e bassi”.
Al Masters i migliori più Tiger Woods
Molinari parla a 360 gradi, partendo dall’ex numero uno del golf mondiale. “Il ritorno diTiger rappresenta una splendida notizia per l’intero movimento. Lui è un personaggio che travalica i confini dello sport, ammirato ovunque. E’ un po’ come il ‘nostro’ Valentino Rossi. Se dovesse riuscire a mantenere questo stato di forma e salute credo potrà tornare a fare grandi cose. E’ il primo o il secondo migliore giocatore della storia del golf. Per questo motivo non può porsi limiti”.
Dal Masters alla 75esima edizione dell’Open d’Italia. Molinari, da buon interista, punta al triplete dopo i successi del 2006 e del 2016. “L’Open d’Italia è un evento davvero speciale. Giocare di fronte al proprio pubblico, all’interno di una cornice spettacolare, è sempre emozionante. Non vedo l’ora di scendere sul green del Gardagolf”.
Il tutto senza dimenticare la Ryder Cup. Quella del 2018 a Parigi, per iniziare. “Spero di entrare a far parte del team europeo. Il periodo di qualificazione è ancora lungo – prosegue Francesco Molinari – e c’è tanta strada da fare. Dipenderà dai risultati e in questo momento sono chiamato ad accelerare. Per quel che riguarda l’edizione del 2022 penso che per l’Italia rappresenti un’opportunità grandiosa. E’ ovvio che mi piacerebbe prendere parte alla gara, ma è ancora troppo presto per dirlo.
Gia tempo per l’erede di Francesco Molinari?
Chiudendo la chiacchierata con l’agenzia di stamp Ansa, Molinari guarda avanti: ‘Il mio erede? Vantiamo tanti ottimi giovani: da Paratore a Manassero passando per Scalise, Mazzoli e Cianchetti. Il talento è importante ma per arrivare in alto contano anche altri valori. Faccio il tifo per loro”.
“Privilegiati sì ma i figli sono la mia vita e non li vedo”
Non solo golf però, la famiglia ha un posto speciale nella vita del professionista classe 1982. “Noi golfisti siamo dei privilegiati. Questo è un lavoro bellissimo che permette di divertirti, guadagnare bene e girare il mondo. Ma stare spesso lontani da casa è difficile. Ho due figli, Tommaso ed Emma. Sono la mia vita – rivela Molinari – e non vederli per alcune settimane è un sacrificio”.
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