A Valderrama, considerato da molti il più bel campo da golf dell’Europa continentale, inizia oggi l’Andalucia Valderrama Masters. Il torneo potrà contare su un field ricco di big internazionali, quasi tutti reduci dall’Open d’Italia. Ma una volta tanto a far notizia non è chi c’è ma perché c’è.
L’Andalucia Masters è una gara con l’accento sul sociale e sulla solidarietà. La Fondazione Sergio Garcia ha già annunciato che devolverà l’intero incasso in beneficenza. Non è la prima volta che lo spagnolo (defending champion) si rende protagonista di iniziative simili lontano dal fairway. Lo scorso anno, ad esempio, durante l’Open di Spagna era riuscito a raccogliere quasi 65.000 euro finiti poi a un’associazione di malati di cancro. Creata nel 2002, la Fondazione è nata per aiutare l’integrazione sociale di giovani e bambini economicamente svantaggiati attraverso prestazioni di assistenza e la pratica dello sport come attività di tempo libero.
Il montepremi dell’Andalusia Masters è di 2 milioni di euro con prima moneta di 333.330 euro.
Oggi sul tee di partenza ci sarà ovviamente il Masters Champion. E
poi Danny Willett, Martin Kaymer, Robert Karlsson e Padraig Harrington (tre Major). Senza dimenticare Josè Maria Olaza’bal, che nel suo invidiabile palmares vanta ben 29 tornei, tra cui quattro Ryder Cup, e l’altro iberico Jon Rahm.
Cinque azzurri a Valderrama e cinque storie diverse
Cercano riscatto Renato Paratore, Edoardo Molinari e Matteo Manassero. Tutti all’Open d’Italia e tutti fuori al taglio. Ad essere precisi i tre hanno subito di fila rispettivamente cinque, quattro e tre tagli. Andrea Maestroni, con una “carta ridotta”, può solo sfruttare una delle rare occasioni in cui può affacciarsi sullo European Tour.
E’ in grande condizione invece Nino Bertasio che, dopo due top 15 nei tre tornei prima di Monza, con il decimo posto al Milano si è assicurato la “carta” per la prossima stagione. “Giocare sull’European Tour è molto divertente – ha detto – e quindi non vuoi certo uscire. Nelle ultime settimane sono stato sottoposto a grande pressione. In particolare sono state pesantissime le ultime quattro buche a Monza, perché nelle 14 precedenti avevo raggiunto l’obiettivo di rimanere sul circuito. Temevo che tutto potesse svanire per qualche errore. Ne ho commesso uno, ma per fortuna è stato influente. Non ero andato bene nelle Rolex Series estive e allora, dopo una settimana di pausa, ho puntato tutto su dieci gare che avrei disputato in sequenza. Una bella fatica, ma ricompensata”.
Bertasio ha giocato più di tutti: a Valderrama saliranno a 32 le sue presenze stagionali.