Un giorno da vice-lider, tre da lider maximo: Shane Lowry ha meritatamente vinto l’Open Championship 2019, il suo primo major. L’irlandese lo ha fatto nell’Irlanda del Nord dove un Open non si giocava dal millennio scorso.
Lowry ha stravinto nel moving day quando tutti pensavano potesse cedere. Sabato ha stupito tutti e ha allungato in virtù di un 63 (-8) da tramandare ai posteri. Domenica ha girato in 72 colpi, destreggiandosi tra tempo inclemente e avversari che si auto-eliminavano.
Shane Lowry è subentrato così a Francesco Molinari (281 colpi alla fine, 74 69 72 66, -3). Il campione uscente è apparso in ombra per tre giorni su quattro. Sullo score del vincitore sono rimasti 269 colpi (67 67 63 72, -15). Alle sue spalle quello che sarebbe stato l’erede “naturale” di Chicco, ossia il suo amico fraterno e compagno di Ryder Cup Tommy Fleetwood (-9). In due occasioni l’inglese ha fatto sentire il fiato sul collo del vincitore senza però riuscire ad affondare il colpo pagando oltremodo le condizioni meteo. A lui un assegno da 1,2 milioni di dollari. Da rivedere il suo look…
La corsa all’eliminazione
Come detto, il vincitore ha brillato di luce propria e ombre altrui. A defilarsi sono stati i vari favoriti della vigilia. Su tutti il numero uno del ranking mondiale, Brooks Koepka, che ha alzato bandiera bianca subito con quattro bogey di fila (poi è finito quarto con 278, -6 e 503mila dollari). Fuoco di paglia anche da Rickie Fowler partito con un doppio bogey e terminato sesto con 279 (-5). Incredibile la caduta di J.B. Holmes, da terzo a 67esimo con 290 (+6), dopo un devastante 87 (+16, 25.088 dollari). Qualcuno insiste nel dire che la testa nel golf non conta?
E’ risalito Tony Finau, terzo con 277 (-7. 718mila dollari). Ha condotto una bella gara Lee Westwood, quarto con Koepka, anche se forse a 46 anni ha perso l’ultima occasione per inserire nel suo ricco palmarés almeno un major.
Ha fatto una bella figura lo scozzese Robert MacInthyre, nel gruppo di Fowler alla pari con Tyrrell Hatton e con Danny Willett. Si è piazzato decimo Patrick Reed con 280 (-4). Molinari è stato affiancato da Justin Thomas, Alex Noren e da Jon Rahm.
Nell’anonimato del 20esimo posto con 283 (-1) Jordan Spieth. Henrik Stenson e Justin Rose, franato con un 79 (+8).
Al 72esimo posto con 293 colpi (+9) Nino Bertasio, a premio (24.438 dollari) al primo major giocato.
Shane Lowry: “La Claret Jug è per…”
Il 32enne, come detto, ha firmato il primo major della sua carriera, portando a cinque i suoi titoli che comprendono anche un WGC (Bridgestone Invitational, 2015). A Lowry è andata la mitica Claret Jug e un assegno di 1.935.000 dollari su un montepremi di 10.750.000.
“Amo questo luogo e questo percorso – ha detto – e vincere l’Open Championship 2019 qui è stato veramente straordinario. Ho tante persone da ringraziare a iniziare dal mio caddy, dai miei genitori e da mia moglie Wendy, che mi sostengono continuamente e questa Claret Jug è anche per loro. E infine sono stato aiutato da un pubblico veramente meraviglioso”.
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