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Re Francesco (Molinari) II – Dal PGA all’allenamento diverso: ecco il “nuovo” Molinari

Per il breve volgere di un post diventiamo monarchici e incoroniamo Francesco Molinari. Il vincitore del 73esimo Open d’Italia diventa Re Francesco II.  “Secondo”, ossia due, come le volte in cui Molinari ha vinto l’Open d’Italia. “Secondo” come il potenziale nuovo corso nella carriera di Chicco. Quello visto al Golf Club Milano potrebbe essere un’avvisaglia di un Molinari diverso. Un nuovo corso, nato da una serie di eventi concomitanti come l’esperienza sul PGA Tour e un volto nuovo entrato nel suo staff.

Francesco Molinari

MONZA – Francesco Molinari (Foto Scaccini)

“Da febbraio oltre alle indicazioni del mio allenatore Denis Rough, seguo gli insegnamenti di Dave Stockton – dice Molinari – e sono cambiate molte cose.

Ad esempio, prima il mio allenamento era molto ripetitivo. Piano piano con Dave stiamo provando altro. Meno ripetitività e più situazioni simili a quelle in campo, per non farsi sorprendere”.

Come detto, altro fattore di svolta sono gli ormai due anni di militanza sul Tour americano. “Giocare costantemente con i più forti al mondo e su un certo tipo di campi mi ha fatto crescere. La vittoria in Italia è frutto di questa esperienza. Sono convinto di aver smentito oggi tutta una serie di luoghi comuni sul mio gioco corto e sul putt. Non sono ossessionato dal World Ranking e anche questo è frutto del Tour. ”

Come si vince un Open – Così, quattro anni dopo l’ultima vittoria (Open di Spagna 2012) e otto secondi posti in giro per il mondo, è arrivato il successo in Italia. “Sono stati quattro giorni interminabili all’Italian Open. Lunghi e pieni di interruzioni ma sono felice di avercela fatta sia per me sia per la gente che mi ha seguito”. Poi la candida ammissione: “Le ultime buche le ho giocate senza energia. Era solo l’istinto che mi spingeva avanti. Ero troppo stanco. Credo di essermi rilassato alla  buca 12 quando ero avanti di quattro ma con Danny Willett non si possono avere passaggi a vuoto”.

MONZA – Franco Chimenti premia Francesco Molinari (Foto Scaccini)

Infatti l’inglese l’ha braccato fino all’ultimo, sino alla 18 quando il tee shot di Molinari è finito quasi dietro un albero. “Mai pensato a fare un lay up – ha detto -. Anche il mio caddie aveva visto lo stesso spazio mio per far passare la palla… Quindi non avevo le visioni ! Ho giocato un ferro 4 per 155 metri, è andata bene ma sarebbe andata bene anche se fossi finito in bunker”.

Una forza interiore notevole, capace di tenere a bada anche la pressione: “Giocare un finale colpo a colpo con Willett  davanti al pubblico di casa? E’ una situazione che ha i suoi pro e i suo contro: ti carica e ti responsabilizza ma diciamo che se non avessi vinto oggi ci avrei pensato su per un bel po” 

Francesco Molinari tra Tiger, Nike e Zika

 A precisa domanda precisa risposta: “Hai già scelto con che ferri giocherai l’anno prossimo?”. “No, non ancora. Questa settimana comincerò a provare qualcosa che mi è stato proposta ma ancora nulla di concreto. Con Nike ho altri due anni di contratto e non è detto che alla fine non finisca per giocare ancora con Nike”.

Tra meno di un mese Tiger Woods torna sul campo dopo quasi quattordici mesi di stop. Che ne pensa Chicco? “Vediamo in che condizioni si presenta. Tiger tornerà e farà bene a tutti. Credo che non possa essere il dominatore che è stato in passato. Sarebbe molto bello vederlo di nuovo competitivo”.

E poco più di un mese fa il gran rifiuto olimpico: “Mi sono informato a suo tempo. Oggi lo rifarei: direi di nuovo no all’Olimpiade”.

(Sauro Legramandi – twitter: @Sauro71)

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