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MacIntyre, una vittoria (anche) per un tubo


Robert MacIntyre profeta in patria, come Colin Montgomerie. Dopo venticinque anni esatti uno scozzese ha di nuovo vinto il Genesis Scottish Open. Robert lo ha fatto all’ultima buca, staccando di un colpo l’australiano Adam Scott. Decisiva però una pallina finita su un tubo alla 16: il free drop era da una posizione senza dubbio migliore e MacIntyre ne ha approfittato.

Lo Scottish Open è l’anticamera dell’ultimo Major della stagione, The Open, in calendario questa settimana al Royal Troon proprio in Scozia. Sul percorso del The Renaissance Club (par 70), a North Berwick, nella seconda tappa delle Rolex Series (in collaborazione con il PGA Tour) lo scozzese ha girato in 262 colpi (67 65 63 67, -18).

Come detto il turning point è stato alla buca 16 quando Bobone ha mandato una palla nel rough, in un punto in cui uscire era a dir poco difficile. Al momento di giocare si è accorto che una tubatura gli impediva un colpo corretto. Quindi ha chiesto e ottenuto di droppare senza penalità e, da una posizione migliore. Ne è uscito un eagle con cui ha agganciato Scott, che poco prima sembrava destinato a vincere. Poi ha completato la rimonta con un birdie alla 18 (67, -3, un eagle, tre birdie, due bogey).

Il vincitore, 27enne di Oban, un successo sul PGA Tour (RBC Canadian Open a giugno) e due sul DP World Tour, compreso l’Open d’Italia (2022), ora ha ottenuto una vittoria, la prima nelle Rolex Series, che gli vale per entrambi i circuiti. Il vincitore, che lo scorso anno era giunto secondo, ha ricevuto un assegno di 1.575.000 dollari su un montepremi di nove milioni.

Ancora una volta ha offerto una buona prestazione Matteo Manassero, 15esimo con 268 (67 63 68 70, -12). Peccato i due bogey nelle ultime tre buche per Matteo. Francesco Molinari ha chiuso in 46esima posizione con 273 colpi (ha recuperato 15 posizioni con un 66).

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